Caro Sindaco Cannito, «una tipica usanza barlettana prevedeva, prima del matrimonio, che in casa della promessa sposa ci fosse l’esposizione del corredo nuziale, i panni a dodici o ventiquattro a dimostrare che più erano, più era ricca la dote, i vari servizi di stovigliame e di posateria e quant’altro. Una vera e propria “esposizione”, come ricordano i meno giovani, al termine della quale si festeggiava il futuro matrimonio col rosolio ed il cabaret delle paste, leccornìa per piccini e soprattutto i grandi. Momento importante di tutta quanta la famiglia». A scrivere all’indirizzo del primo cittadino di Barletta è il giornalista Nino Vinella. «Bene – prosegue Vinella – a proposito di “esposizione”, giusto meno di ventiquattr’ore fa, a noi barlettani è mancata proprio l’esposizione delle linee programmatiche di mandato amministrativo 2018-2023 in Consiglio comunale e in diretta televisiva da parte proprio del Sindaco che, nel suo intervento, ha comunicato all’assemblea ed al popolo collegato in diretta televisiva di aver deciso (lui a nome della giunta) di soprassedere dalla lettura delle circa cinquanta pagine, puntando alla sola premessa etico-politico-morale e alla dichiarazione unilaterale da parte sua di come il documento in questione fosse da considerare “aperto ai contributi di tutti i consiglieri”. Le uniche due o tre pagine ad aver avuto dignitosa “esposizione” da parte del primo cittadino con sua lettura sono state queste. Primo cittadino da quel preciso momento in poi o incalzato dalle voci di opposizione o giustificato dalle voci della propria maggioranza».

Nino Vinella
Nino Vinella

«Risultato? La cittadinanza di Barletta, per la quale il Comune sostiene la spesa della diretta televisiva, ha assistito alla successiva “esposizione” di tutta una serie di commenti ma senza nulla aver potuto sapere, in diretta tv, delle altre circa cinquanta pagine delle cosiddette linee di mandato, intorno alle quali ruoterà poi l’approvazione del bilancio di previsione entro fine anno. Chi ne ha voglia, se le cerchi da solo… Risultato aggiuntivo? La negazione del tanto sbandierato concetto di “trasparenza”, che ha ridotto e condannato le linee di mandato ad un livello tale da renderle davvero… invisibili alla cittadinanza intera. E per fortuna – aggiunge Vinella – che, ancora una volta, sia stata la Stampa cittadina, diversamente articolata, ad aver potuto far sapere ad ogni singolo barlettano cosa egli possa attendersi da quello che più di un commento ha già definito “libro dei sogni”, definizione richiamata dallo stesso sindaco in suo passaggio verbale. Perché dire grazie alla Stampa ed ai veri Giornalisti? Perché sul web le testate online hanno pubblicato la delibera di giunta con allegato il documento delle linee di mandato ed averlo reso così leggibile».