C’è già aria di festa in città, ogni angolo di Barletta è pervaso da ghirlande, luci e altri addobbi natalizi, in un’atmosfera a cui è davvero difficile resistere: si attende il Natale. In particolare da domani, giorno dell’Immacolata Concezione iniziano i bagordi, con tavole imbandite a festa, giochi da tavolo, pranzi, cene interminabili e nottate di gioco.

Ci si sveglia presto per preparare l’impasto delle fatidiche “frittelle”, di solito sono le donne a compiere tutti i rituali necessari per ottenere, a pranzo, quei soffici e fragranti pezzi di pasta, vuoti o ripieni come tradizione comanda. Intorno alle 11 del mattino di vigilia, per i deboli di cuore, si sconsiglia l’attraversamento delle strade in città. L’odore delle frittelle a bagno nell’olio pervade ogni angolo di Barletta, così come del resto della Puglia. Alle 13 il silenzio assoluto regna sovrano, tutti a tavola perché la festa ha inizio. Si gusta innanzitutto un classico primo, come ad esempio le orecchiette con le cime. La carne non è prevista, dalla tradizione sacra in segno di devozione si preferiscono cibi poveri (ma poi neanche tanto ndr), da qui le frittelle, fatte con un semplice impasto di acqua, sale e farina.

Ma la tradizione apparentemente “leggera” prevede in realtà un’ampia scelta di gusti per le famose frittelle, in altre zone della Puglia dette “pettole”. Si parte dalle classiche vuote per arrivare a quelle ripiene con cime di rapa e ricotta forte o con pomodorino e acciughe.

Ma la festa inizia non soltanto con il cibo, perché per l’8 dicembre tutti gli addobbi natalizi devono essere al loro posto. Ogni casa ha il suo stile, dal più semplice all’eccentrico, in questo periodo tutto è concesso, anche sognare. Il presepe però non può essere completo, il bambinello andrà tenuto nascosto sino alla mezzanotte del 24 dicembre, quando tradizione vuole che, dopo la benedizione in chiesa, venga portato in processione al proprio posto all’interno della culla. Allora sarà gioia.

L’immancabile “rito del fuoco” riguarda anche e soprattutto la festa dell’Immacolata Concezione. A Barletta, come in molte altre parti d’Italia, sin dai tempi più antichi, si prepara con cura moltissima legna da ardere, per realizzare la famosissima “fanova”. Negli anni passati esisteva una sorta di competizione tra quartieri della città, la gara consisteva nel produrre il falò più grande a dimostrazione dell’importanza e dell’influenza dello stesso quartiere. Oggi la tradizione persiste, seppur in misura ridotta e i ragazzini sin dal mese di ottobre iniziano ad accumulare pezzi di legno che prenderanno fuoco la notte della vigilia.

A cena non ci si risparmia, il pasto riparte con frittelle, focacce, panzerotti e tutto ciò che si riesce a preparare nel corso del pomeriggio. La nottata con amici e parenti, tra giochi tradizionali e non, è d’obbligo, per attendere il primo imperdibile giorno di festa all’insegna dell’amicizia e del divertimento.