“Sognano questo nuovo mondo e quello che vogliamo fare è trasmettere la bellezza dell’idea di vestire la divisa, che non rappresenta solo un posto di lavoro”. Le parole del direttore di tutti gli sportelli di Professione Militare, Cosimo Menza, sintetizzano la mission ribadita nelle aule del Salone dello Studente 2018, tenuto a Bari da mercoledì 12 a venerdì 14 dicembre negli spazi della Fiera del Levante con la partecipazione di Miur, Regione Puglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e Stato Maggiore della Difesa, conterrà tra i suoi presenti una conferma: Professione Militare, il primo ente in assoluto che rappresenta il punto di incontro tra il mondo civile (lavorativo e universitario) e quello militare delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, è stato presente in Fiera per il quarto anno di fila: circa 40mila persone hanno affollato gli stand, quasi tutti per ottenere tutte le informazioni riguardanti i bandi di concorso. La domanda più ricorrente tra i giovani resta però ‘cosa posso fare da grande? “Le evoluzioni riguardano il campo civile- risponde Menza– ci stiamo interfacciando anche con protocolli d’intesa all’esterno del mondo militare, in particolare rivolti ai ragazzi congedati e i posti loro riservati nelle pubbliche amministrazioni. Non tutti ne sono a conoscenza. offriamo anche la possibilità di un immediato inserimento nel mondo del lavoro. I ragazzi ci trasmettono entusiasmo, noi offriamo informazioni: siamo composti da personale in quiescenza, in grado di dare consigli e sicurezza”.

All’interno dello stand una novità: uno sportello legato non solo a Professione Militare, ma anche alla formazione professionale. “Siamo felicissimi di essere stati protagonisti del Salone dello Studente per il quarto anno, abbiamo avuto dei grandi risultati e stiamo lavorando molto bene nel settore arruolamenti. L’aumento di richieste rispetto allo scorso anno è stato pari al 40%, e per questo sono nati tre nuovi sportelli – spiega Andrea Sandrelli, presidente di tutti gli sportelli di Professione Militare – studio, lavoro e professioni sanitarie, un grande progetto organizzato per i giovani. Oltre al settore militare, estendiamo lo sguardo ad altri settori, dal civile al navale passando per il sanitario. Ampliamo il raggio d’azione perché spesso e volentieri le pubbliche amministrazioni preferiscono gli ex militari per nuove occupazioni”.Secondo il responsabile alle Pubbliche Relazioni, Donato Fanelli “quest’anno abbiamo riscontrato un grande aumento in merito alla formazione sia nei concorsi militari che nel settore pubblico. Per questo motivo abbiamo investito tutte le nostre forze in aumento di personale e nell’apertura di nuovi sportelli al solo scopo di fornire a tutti i nostri iscritti maggiore possibilità di scelta per un futuro da protagonista”.

Allo scopo di dare maggiori sicurezze a tutti i candidati, Professione Militare ha istituito un servizio medico tramite piattaforma virtuale e-learning che permette, a tutti i candidati di tutte le zone d’Italia, di poter effettuare un controllo preventivo dei problemi principali di scarto di un concorso pubblico militare come previsto dal Decreto Ministeriale della Difesa del 4 giugno 2014 “Motivi di non idoneità al servizio militare”. L’obiettivo degli Sportelli è quello di fare un check-up di tutte le direttive mediche militari e valutare con un reparto medico i parametri e le normative sulle procedure concorsuali, stando affianco del cittadino per ogni sua esigenza fino al suo incorporamento ed oltre. “La novità riguarda l’istituzione di un nuovo sportello, che si rivolge a due comparti nuovi per noi, ossia sanità e istruzione – aggiunge Ruggiero Dileo, responsabile dello Sportello per il Cittadino, settori Istruzione e Sanità – per l’istruzione, ci riferiamo al personale ATA e ai docenti, coloro che devono perfezionare la loro formazione. Nella sanità, invece, ci riferiamo maggiormente ai giovani che oggi si affacciano al mondo del lavoro”. Per intercettarne dubbi e interrogativi: “Li accompagniamo in questo percorso – – senza dimenticare che il nostro ente ha avviato un percorso di accreditamento presso la Regione Puglia. Offriamo ai giovani la possibilità di conseguire l’abilitazione alla professione sanitaria grazie a convenzioni stipulate con istituti accreditati. I ragazzi che si avvicinano a noi possono trovare delle condizioni di mercato più favorevoli. Un fattore che, di questi tempi, è certamente rilevante”.