Anche durante le festività natalizie, è tornato a riunirsi il Consiglio comunale nell’ultimo giorno utile dell’anno, per approvare delle incombenze anche legate al documento finanziario già approvato la settimana scorsa. L’assise si è riunita questa mattina presso la Sala consiliare di via Zanardelli, convocata con soli due punti all’ordine del giorno. La riunione si è aperta discutendo una mozione presentata dal consigliere Grimaldi (Scelta Popolare), per sensibilizzare alla difficile situazione che sta affrontando lo storico giornale del territorio (Puglia e Basilicata) “La Gazzetta del Mezzogiorno”, mettendo a rischio il lavoro di quasi 150 dipendenti; proprio oggi il giorno in cui tutta la popolazione è stata invitata ad acquistare almeno una copia del quotidiano, anche in seguito alla riunione di una task force sull’argomento di ieri a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia Emiliano, per cercare di sanare la situazione.

Dopo un’inversione dell’ordine dei punti si è discusso il primo (“Gestione associata dei servizi finanziari con il Comune di Trani”). Rinnovo convenzione”), introdotto dall’assessore al Bilancio, Gennaro Cefola, a cui ha offerto anche delle ulteriori spiegazioni l’assessore al Personale, Ruggiero Passero. Provvedimento che dovrebbe consentire alla macchina amministrativa comunale di superare la grave difficoltà, denunciata anche più volte da queste pagine, di avere un numero insufficiente di dirigenti comunali. Il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza. Dopo una sospensione di quasi un’ora e mezza, pare a causa di divisioni interne alla maggioranza sul provvedimento da approvare e soprattutto sul Patto territoriale, è stato introdotto il punto (“Revisione periodica Società Partecipate ex art.20 d.lgs n.175/2016”) dall’assessore alle Partecipate, Lucia Ricatti. La discussione ha riguardato soprattutto il Patto territoriale Nord Barese-Ofantino. In passato il vecchio Consiglio comunale si era espresso a favore dell’alienazione delle quote di questa partecipata, ritenuto “inutile” e da questo che produceva più spesse che entrate per il Comune. Questo provvedimento ha previsto una revisione di quell’impostazione e dunque il rilancio per un altro anno di questo. Come detto, la maggioranza si è divisa in parte già durante l’interruzione, e a quanto pare anche l’opposizione non era unanime: il consigliere Mennea (PD) ha sostenuto l’importanza di sostenere questo “Patto” storico, un’agenzia di sviluppo, e per tutelare il lavoro dei dipendenti, in grado di agevolare i costi di partecipazione a bandi. Ribadita, invece, l’antieconomicità di sostenere questa partecipazione dal capogruppo PD Delvecchio, dunque è proprio lì che c’è stata la spaccatura, e dai consiglieri del M5S, che hanno deciso di non partecipare al voto; anche il consigliere Basile (Lega) ha sostenuto l’inutilità del Patto: «È in malafede, solo per garantire un posticino in più a qualcuno». Anche il Sindaco, quando l’anno scorso era consigliere, si era espresso sfavorevolmente sul mantenimento del Patto, definendolo all’epoca un “postificio”. «La musica è cambiata rispetto all’anno scorso -ha detto Cannito -noi ci impegneremo a rilanciare il Patto in questo anno». Il provvedimento è stato approvato con 22 voti favorevoli.