Home Attualità Viaggio nelle periferie: benvenuti in Crocevia Bonelli, più Croce che via

Viaggio nelle periferie: benvenuti in Crocevia Bonelli, più Croce che via

Sabbia e buche per una complicata quotidianità

«Ogni giorno siamo costretti a lottare con il vento, la sporcizia e le strade poco percorribili. Siamo stanchi» La voce di Maria, giovane moglie 29enne residente in zona, è quella di un intero circondario: altro che Crocevia Bonelli, sarebbe meglio parlare di…Croce. Come quella che gli abitanti dell’area sita nella periferia Ovest di Barletta simbolicamente portano sulle proprie spalle ogni giorno: in caso di pioggia voragini per le strade e fango sulle auto sono condimenti naturali, nei giorni di estremo caldo invece il panorama ha poco da invidiare alle dune sahariane. Discesa di fango a cielo aperto quando piove e in un manto rinsecchito di sassi quando picchia il sole, Crocevia Bonelli è il tratto di strada ideale nel quale testare macchine da rally, ma quello meno congeniale per architettare una tranquilla quotidianità.

Siamo nella striscia terminale del quartiere “Barberini” a pochi passi dall’accesso per la SS16 bis, e da due anni tante famiglie hanno preso possesso delle loro abitazioni, in strade che hanno un nome ma poco altro quanto a servizi, collegamenti e vivibilità.  E dire che in questa zona costruenda di Barletta risiede il futuro: tante sono infatti famiglie giovani che hanno investito in appartamenti e box.  «Ora ci ritroviamo con un pugno di promesse, poca sicurezza e scarsa illuminazione: i lavori procedono a rilento, e chissà quando potremo sentirci davvero parte integrante del tessuto urbano» spiega Pietro, 54 anni. Gomme di auto e nervi dei residenti sono messe a dura prova e sin qui a poco, ci spiegano, sono serviti i reclami presso gli enti e le cooperative di riferimento. Lentamente si vede la luce, ma ad ora occorre ancora accontentarsi di viaggiare…a fari spenti.

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