Home Ambiente Anche Barletta ha il suo “occhio”: ma si scorge la grande monnezza

Anche Barletta ha il suo “occhio”: ma si scorge la grande monnezza

In via Vecchia Minervino spunta una complanare indifferenziata

A Roma, dopo il successo della pellicola “La grande bellezza”, non c’è un turista, uno, che non abbia provato ad accostare l’occhio alla serratura del portone del Priorato dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, attraverso cui si vede la Cupola di San Pietro. Chissà che a Barletta qualche buontempone-incivile, stregato dalla pellicola con la quale Paolo Sorrentino ha conquistato l’Oscar come migliore film straniero, non stia cercando di emulare le fortune di quell’occhio: peccato che in via Vecchia Minervino- a pochi passi dall’asse attrezzato della SS16, dove abbiamo scattato foto che raccontano di una grandezza che di bello ha davvero poco, basti affacciarsi per aver subito voglia di andare via.

E’ sufficiente allontanarsi di poche centinaia di metri dall’area urbana per incrociare vera e propria discarica a cielo aperto: secchi colmi di cemento solidificato, pneumatici, contenitori di ogni genere, silicone, copertoni, teloni, corde e bustoni che a immaginarne il contenuto se ne va la fantasia. Questo è lo scenario che la città offre ai nuovi residenti delle case di periferia e a chi quotidianamente percorre quelle vie per recarsi al lavoro o evitare il traffico che si incrocia sulle arterie stradali che conducono in via Canosa. Il punto qui non è l’inadempienza di Ufficio Igiene e assessorato all’ambiente, quanto l’inciviltà di alcuni contribuenti, che in tal caso contribuiscono solo a spostare un passo più in là la luce del quieto (con)vivere.

 

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