La salute dei barlettani torna sulle prime pagine. «L’agenda politica cittadina negli ultimi mesi ha considerato la tutela dell’ambiente un ordine del giorno preminente, salvo poi non offrire risposte concrete. I rilievi effettuati dalle centraline dell’Arpa in città, nel periodo che va da gennaio 2016 ad oggi, hanno indicato picchi ripetuti di superamento del PM10: per ben 18 giorni l’insieme delle sostanze solide e liquide inquinanti con diametro inferiore a 10 micron derivanti da emissioni di autoveicoli, processi industriali o fenomeni naturali, hanno reso, oggettivamente, l’aria dannosa per la salute dei cittadini». A scrivere con toni aspri è Marco Augusto Pedico, referente cittadino del gruppo Barletta Cinque Stelle.
Il focus si sposta sul tema dell’acceso «dibattito sull’impatto ambientale di aziende insalubri che operano a Barletta, come la Timac e la Buzzi Unicem, così come quello sull’inquinamento elettromagnetico, non hanno tenuto conto del drammatico insorgere di una patologia ambientale come la sensibilità chimica multipla (MCS). Sinteticamente, la sensibilità chimica multipla è una malattia immunotossica infiammatoria che appare e scompare in funzione della distanza del soggetto dalle fonti inquinanti. I soggetti colpiti perdono del tutto la capacità di tollerare gli agenti chimici, manifestando una multi sistemica intolleranza ambientale alle sostanze chimiche che può interessare diversi apparati e organi del corpo umano. Inoltre, ogni soggetto colpito da MCS può sviluppare una reazione a sé stante, diversa da quella normalmente avuta dalla popolazione a parità di condizioni ambientali. Da qui, lo stato di stretto isolamento che i cittadini affetti da MCS sono costretti a subire, privati della possibilità di condurre una vita normale all’aria aperta, e in estremo costretti ad abbandonare territori altamente inquinati».
Partendo dalle istanze di Immacolata Iglio, affetta da MCS – che ci preme ringraziare unitamente a Ester Lupo dell’associazione Anchise e alla dottoressa Olimpia Del Rosso per l’apporto offerto al gruppo di lavoro che Barletta Cinque Stelle ha posto in essere – Barletta Cinque Stelle «ha prodotto un atto di sindacato ispettivo (3-028599), che è stato recepito con encomiabile solerzia dalla Portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi. Al fine di garantire cure e assistenza a tutti i cittadini affetti da MCS, la senatrice, ha interrogato il Ministero della Sanità su quali misure s’intendono adottare allo scopo. A tal proposito ricordiamo che in Italia, contrariamente a quanto accade in molti altri Paesi, la MCS non è riconosciuta dal Ministero della Sanità; eppure-conclude la nota-i dati relativi alle costanti emergenze ambientali ai quali sono sottoposti vasti territori, come anche Barletta, dovrebbero obbligare le istituzioni a prenderne atto, nel rispetto di quello che dovrebbe essere il maggiore interesse da tutelare: la salute di tutti cittadini».