Home Attualità Il liceo Cafiero portavoce dei valori della legalità

Il liceo Cafiero portavoce dei valori della legalità

Carmine Doronzo:«La scuola è luogo di educazione alla democrazia»

A cura di Stefania Ricatti

«La scuola, se dotata dei giusti mezzi, può essere molto produttiva e ricavare il meglio dai ragazzi»: con queste parole il prof. Cassanelli ha definito il progetto  POF “Quale legalità? Tra legge, norma e valore”, curato dai professori Farano, Cassanelli, Rizzi e Martiriggiano del liceo Scientifico e che è culminato venerdì 27 maggio in un incontro pubblico, tenutosi presso lo stesso liceo.

«I docenti sono spesso visti esclusivamente come figure istituzionali, a volte come dei nemici-ha dichiarato uno dei ragazzi iscritti- ma in questo progetto noi alunni e i professori avevamo un’intenzione comune, quella di portare avanti la cultura della legalità. Non abbiamo parlato solo di criminalità e mafia, ma anche dei singoli gesti quotidiani che fanno parte di quell’illegalità più sottile, e spesso giustificata. La scuola è diventata per noi luogo di condivisione e formazione».

All’incontro hanno partecipato l’arbitro Antonio Damato, il dott. Leonardo Prascina, il prof. Sechi, il Prof. Quarto, Vincenza Dimaggio, assessore alle Politiche Istituzionali, per l’Istruzione, i Giovani e lo Sport e Carmine Doronzo, Presidente della Commissione Cultura.

«È fondamentale il valore educativo che la scuola può instillare nei giovani, insegnando i valori della democrazia-ha aggiunto Carmine Doronzo -Il rispetto delle regole non basta, la legalità deve portare con sé anche giustizia sociale. Bisogna investire nell’istruzione affinché si diffonda l’idea di un’antimafia sociale portata avanti da associazioni e  dai giovani che sfruttino la forza dell’aggregazione, e che deve affiancare la magistratura e le forze dell’ordine».

«Talvolta noi giovani siamo fagocitati da una psicologia di massa che ci porta  a trasgredire alle leggi, forti dei cattivi esempi provenienti anche dalla politica-ha concluso una delle studentesse presenti- La criminalità organizzata è troppo spesso contrastata da pochi eroi isolati piuttosto che essere osteggiata da una lotta collettiva e giovane. A seguito di questo progetto ci siamo sentiti in dovere di comprendere la realtà per poi agire in maniera concreta, senza tralasciare il potere della nostra creatività».

Exit mobile version