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Forum salute e ambiente: «L’avvocato Cianci si inalbera? Nessuno può tapparci la bocca»

La nota di Alessandro Zagaria e Michele Rizzi

Forum salute e ambiente contro avvocato Cianci. Una polemica cominciata qualche giorno fa, che prosegue con questa nota dei rappresentanti del Forum Michele Rizzi e Alessandro Zagaria.

«Dalle dichiarazioni comparse su alcuni organi di stampa che chiamano in causa il Forum salute e ambiente di Barletta da parte dell’ avvocato Cianci, possiamo evincere che il medesimo si inalbera, minacciando querela nei nostri confronti, per essere stato accostato ad una parte politica per noi responsabile della mancata approvazione delle delibere di iniziativa popolare firmate da migliaia di cittadini, per avere una visione “istituzionalista” dei gravi problemi ambientali che vive la città di Barletta e per aver voluto di fatto dirigere il Comitato Aria pulita Bat verso una politica di concertazione con le Istituzioni, la cui sudditanza politica nei confronti di multinazionali inquinanti è ben nota.

Il nostro è di certo un altro approccio che è quello di denuncia delle responsabilità politiche in oggetto e di proposta chiara per salvare una città alla deriva dal punto di vista ambientale e sanitario (per non parlare di quello lavorativo). Le delibere, che l’amministrazione comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno voluto approvare tradendo le aspettative di migliaia di cittadini barlettani che le hanno firmate, sono stato il chiaro esempio di quello che affermiamo ormai da mesi e che non abbiamo paura a denunciare.

Chiarito questo, ci pare evidente che l’avvocato Cianci non accetta le nostre critiche politiche che non diffamano la sua persona ma tendono solo a chiarire il modus operandi suo e di chi lo segue da vicino (non a caso la nostra critica era rivolta anche alla sua partecipazione, a nome del Comitato Aria Puglia Bat, al tavolo concertativo per discutere di un protocollo che per noi sminuisce e delegittima l’impegno di tutti i cittadini che hanno sottoscritto la proposta di delibera sul monitoraggio ambientale). Di certo, però sia chiaro che non ci facciamo intimidire da nessuno, perché nessuno potrà mai tapparci la bocca o tentare di sbatterci in cella per una visione della società diversa dalla sua. Chiaramente poi toccherà a noi, sia in chiave legale che in chiave politica, dalle aule di tribunale alle piazze, spiegare il nostro punto di vista ed argomentarlo, senza alcun timore, sapendo che gli interessi di chi vive in un’ambiente cittadino colpito da anni dal disastro ambientale è superiore ad ogni interesse politico di parte».

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