«I giardini di Via Leonardo da Vinci, intitolati al fondatore dello scoutismo Baden Powell, sono il luogo ideale dove camminare tra erbacce e rifiuti». La denuncia reca la firma di Valerio Di Paola (La Buona Poitica) e pone l’attenzione sulla recente apertura del Parco dell’Umanità in Via Paolo Ricci. «E’ stato consegnato alla cittadinanza un luogo di ritrovo dove camminare con amici e con la famiglia. Ma non basta riuscir a costruire parchi, bisogna anche saperli gestire e prendersene cura. Sono passati una decina d’anni dall’inaugurazione dei giardini in Via Leonardo Da Vinci. All’epoca-prosegue la nota-sembrava un riscatto della periferia che per anni era stata dimenticata. Lì dove prima c’era una distesa di terra e polvere in una zona “ difficile” in cui vivere si era scelto di creare dei giardini e non gli ennesimi palazzi. Giardini con un anfiteatro, giostre per i più piccoli, un piccolo laghetto con ponticello, una fontana».
Chi si trova a camminare oggi invece «non troverà niente di tutto questo. Per chi si trova ad entrare dall’ entrata principale, e non dai varchi presenti in una recinzione ormai quasi inesistente, viene accolto da ciò che rimane di una fontana ormai non più in funzione. Continuando a camminare l’ erba in alcuni tratti si fa strada lungo il sentiero. Del laghetto rimane solo una distesa di cemento e i ponticelli sono ormai inagibili e pericolanti. Delle giostrine restano solo pezzi e chiodi arrugginiti. Ci sono anche strutture fatiscenti, abbandonate, diventate ricettacolo di rifiuti. Quello che sicuramente molti si chiederanno è il perché di tanto degrado intorno al giardino. Chi si doveva occupare della manutenzione? E chi doveva vigilare su tutte queste negligenze? Ci sono delle telecamere ma mi domando sempre a cosa possano servire se non sono state in grado di fermare il vandalismo. Mi auguro-conclude Di Paola-che il nuovo Parco di Via Paolo Ricci non segua lo stesso destino e che vengano fatti degli interventi urgenti per ridare dignità alla zona e a chi ci vive».
