Home Cronaca Infermiera aggredita al “Dimiccoli”, politica e forze sindacali chiedono sicurezza

Infermiera aggredita al “Dimiccoli”, politica e forze sindacali chiedono sicurezza

Marzano e Caracciolo: «Episodio punta di un iceberg, criticità ben note»

Ospedale Dimiccoli di Barletta

L’aggressione subita nel tardo pomeriggio di ieri da parte di un’infermiera al lavoro presso il pronto soccorso dell’ospedale “Dimiccoli” di Barletta per mano di un uomo di 45 anni, costata una prognosi di tre giorni all’operatrice del nosocomio, è stata oggetto di riflessione da parte delle forze sindacali e politiche del territorio.

Sul tema-sicurezza è intervenuto il consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo, esprimendo solidarietà e vicinanza alla lavoratrice: «Si tratta dell’ennesimo gravissimo episodio di violenza a danno di lavoratrici e lavoratori impegnati nel proprio lavoro quotidiano all’interno di strutture pubbliche di assistenza. Sottopongo all’attenzione della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Locale BT la proposta di istituire un presidio fisso di sicurezza a tutela della incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori da concordare coi responsabili delle Forze dell’Ordine e con il Prefetto-ha spiegato Caracciolo-Le maggiori criticità si riscontrano nei reparti di Pronto Soccorso degli Ospedali del territorio cioè Barletta e Andria. Si tratta di reparti che hanno raddoppiato il numero di accessi e dove gli operatori sono esposti a carichi di lavoro rilevanti dovuti a varie cause tra cui le difficoltà rivenienti dalla carenza di personale».

 

Dura anche la presa di posizione della FP CGIL BAT e del segretario generale Luigi Marzano: «Alla luce dell’episodio di questi giorni, non raro per l’appunto, stigmatizziamo il comportamento dell’uomo nei confronti dell’infermiera, non giustificabile per nessuna ragione, rimarcando la necessità, oramai non piu’ prorogabile, di prevedere un posto fisso di Polizia, a tutela del personale sanitario che svolge questo delicatissimo compito-scrive Marzano- Tale aggressione, assume ancor più il sapore della beffa in considerazione che l’infermiera in questione più volte ha chiesto di essere trasferita senza esito, anche in considerazione delle particolari condizioni ambientali. E’ oramai noto che, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Barletta, presenta elevati indici di accessibilità dell’utenza, proveniente da tutto il territorio (maggiormente nel periodo estivo), tant’è che molto spesso molti utenti, provengono, seppur autonomamente, da altre località e territori limitrofi, a volte, anche subito dopo che gli stessi, si rivolgono ai servizi di Pronto Soccorso o Punti di Primo Intervento esistenti nelle comunità di residenza. E’ un fenomeno questo, che merita un analisi approfondita da parte di chi governa la Sanità (Ospedaliera e Territoriale), affinché tali episodi non dovrebbero più accadere».

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