Home News Le vacanze non sono servite per la maggioranza di Cascella

Le vacanze non sono servite per la maggioranza di Cascella

Il consiglio comunale di domani probabilmente sarà rimandato

C’eravamo lasciati a fine luglio, precisamente il 25 in una data dal valore storico, con un’ennesima dimostrazione dell’assenza numerica della maggioranza in Consiglio comunale, che per approvare gli equilibri di Bilancio ha avuto bisogno del voto di Giovanni Alfarano, alfiere del centrodestra barlettano e oppositore nella candidatura a sindaco di Cascella. Ci eravamo lasciati con la consigliera Grazia Desario che aveva abbandonato l’aula nel momento del voto, pur facendo parte della maggioranza con Area Popolare, ma che anche nelle settimane successive ha proseguito sui social network con toni di accesa polemica nei confronti dell’Amministrazione comunale che dovrebbe sostenere. Oggi siamo alla vigilia della convocazione del Consiglio comunale post-ferie, ma evidentemente il relax per i consiglieri comunali non è servito a placare gli animi e a trovare la quadratura del cerchio che forse non c’è. Infatti, almeno di straordinari colpi di scena, il Consiglio di domani non dovrebbe svolgersi, slittando per alcuni giorni, dando il tempo di ricercare i numeri poiché non si raggiungerebbe la maggioranza viste alcune assenze per motivi giustificati e anche no. Non era prevista una seconda convocazione, come stabilito da una precedente conferenza dei capigruppo presieduta dal consigliere Ventura, assente la presidente Peschechera, entrata nei giorni successivi in polemica con alcuni consiglieri di maggioranza per motivi procedurali.

Si sarebbe dovuto discutere del personale Bar.s.a. e del Gal Daunofantino; ma anche, nei previsti punti all’ordine del giorno, l’approvazione del progetto in deroga ai parametri urbanistici per la costruzione di una casa canonica in via Vitrani, su suolo dove sorge la vecchia chiesa del Buon Pastore, di proprietà comunale, concesso in diritto di superficie alla “Parrocchia”. La questione sarebbe dovuta essere discussa già in una precedente seduta del Consiglio comunale nel mese di luglio; il problema, su cui si è già espressa la consigliera Campese, non appare di semplice risoluzione visto che fu concessa per adempiere a “pubblica utilità”, concetto giustamente da chiarire prima di procedere alla costituzione di una palazzina su tre livelli. Inoltre, sul tavolo resta sempre la questione delle dimissioni dell’assessore Dimaggio, in quota Area Popolare, le cui deleghe sono state distribuite tra gli altri assessori; il sindaco Cascella mantiene il suo interim per l’assessorato alla cultura. Una maggioranza così risicata, che al primo starnuto o maldipancia di qualcuno manca del tutto, non può proseguire per la strada che solo pochi mesi fa il PD aveva nuovamente indicato come in discesa dirimendo le questioni più problematiche. Intanto, sappiamo che Cascella si è chiamato fuori dalla competizione elettorale di secondo livello, cioè senza la partecipazione dei cittadini come previsto dalla riforma Del Rio, per la presidenza della Provincia, dove si sta cercando un accordo tra le forze politiche.

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