Home Associazioni Arci: «Cortei d’ispirazione fascista oltraggio alla memoria della nostra città»

Arci: «Cortei d’ispirazione fascista oltraggio alla memoria della nostra città»

L'associazione chiede all'Amministrazione Cascella di prendere posizioni nette contro i movimenti neofascisti della città

Autorizzare manifestazioni di ispirazione fascista oltraggia una città simbolo della Resistenza come Barletta. Questo è quanto affermato dall’ARCI a pochi giorni dalle manifestazioni studentesche del Blocco Studentesco dello scorso 7 ottobre. Questo il comunicato: «In occasione del 7 Ottobre, data di mobilitazione nazionale delle organizzazioni studentesche di sinistra, anche nella nostra città la sede locale dell’Unione degli Studenti aveva provveduto ad organizzare una manifestazione carica di rivendicazioni contro la situazione attuale della scuola pubblica, che fosse gioiosa e partecipata da parte di tutti gli studenti. Quello che è accaduto nei giorni scorsi (il riferimento è alla manifestazione studentesca dimostra però il degrado politico in cui versa la Città di Barletta in quanto per l’ennesima volta le Istituzioni cittadine (Amministrazione comunale e Polizia di Stato) hanno concesso a movimenti di ispirazione fascista di sfilare per le strade e di finire il loro corteo proprio nel luogo in cui 73 anni fa 12 nostri concittadini inermi furono massacrati da personaggi a cui questi giovani orgogliosamente si ispirano. Come se ciò non fosse abbastanza, alla fine del corteo, il Sindaco Cascella ha anche invitato a salire a Palazzo di Città una delegazione degli organizzatori per ascoltare le motivazioni della loro manifestazione.
In una Città Medaglia d’Oro al Valore Militare e al Merito Civile per la Resistenza crediamo che queste cose non debbano mai più accadere, a maggior ragione dopo i fatti di pubblica sicurezza successi il 9 Ottobre 2015 quando alla fine di un altro corteo che vide i neofascisti manifestare con uno spezzone nel corteo dell’UdS uno studente subì un’aggressione di gruppo da soggetti appartenenti a quella fazione nei pressi del Castello. Dopo quell’avvenimento chiara fu la risposta della cittadinanza con l’organizzazione, da parte delle realtà democratiche e antifasciste barlettane, di cortei e momenti di assemblea per manifestare la solidarietà al giovane e disprezzo verso coloro che nel terzo millennio continuano a propugnare ideali di odio, violenza, prevaricazione anche quando si mascherano da movimenti studenteschi o da associazioni di promozione sociale.
Oggi ci troviamo a ribadire ancora una volta che la libertà di esprimere le proprie idee è sacrosanta per chi condivide le regole dello stato democratico e non per chi fa dell’odio e della violenza le proprie armi. In un momento storico in cui i nazionalismi prendono il sopravvento, si innalzano barriere per chi scappa da fame e guerra, la nostra Costituzione viene bistrattata dai politicanti di turno; crediamo si sia oltraggiata la Storia della nostra Città. Chiediamo all’amministrazione Cascella, che dice di riconoscersi nei valori repubblicani nati dalla Resistenza, di dare pubbliche spiegazioni sulle ragioni di tanta “disponibilità” verso quelle formazioni politiche e di prendere una volta per tutte una posizione netta contro i movimenti neofascisti che cercano di attecchire a Barletta, vietando loro di poter manifestare i loro aberranti ideali politici e di mettere in atto tutte le azioni per promuovere la cultura dell’Antifascismo non solo il 25 Aprile ma tutto l’anno nelle scuole e nelle piazze, per tutta la cittadinanza».

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