Home Attualità “Buona scuola”, non per gli studenti: domani mobilitazione a Barletta

“Buona scuola”, non per gli studenti: domani mobilitazione a Barletta

«La riforma del governo Renzi è un ulteriore attacco alla democrazia

«Il 17 novembre saremo in piazza per gridare a gran voce il nostro “NO”, per riprenderci i diritti e la democrazia che ci spetta, sia nelle scuole che nelle città». A comunicarlo in una nota ufficiale sono  i rappresentanti dell’Unione degli Studenti di Barletta. «Nella nostra città-spiega Elisabetta Dibitonto, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Barletta-gli studenti si stanno mobilitando da tempo in seguito ai cambiamenti causati negli ultimi anni dalle varie riforme proposte e approvate dal governo Renzi, tanto sul fronte più prettamente scolastico, quanto su quello del sociale, come ad esempio lo Sblocca Italia, che ha immolato definitivamente la tutela ambientale dinnanzi al profitto privato, causando un peggioramento delle condizioni in cui versa la nostra città a causa delle industrie superinquinanti». Nel mirino c’è la riforma 107: «La “Buona Scuola”-prosegue la nota-invece, ha introdotto delle consistenti modifiche strutturali nei percorsi di formazione, tra cui l’alternanza scuola lavoro, che vede gli studenti e la loro conoscenza essere trattati come merce, venduta a qualsiasi multinazionale, come accade con il nuovo patto firmato proprio qualche giorno fa dal governo, denominato “Campioni dell’alternanza”».

«Nessun provvedimento-ribadisce Giuseppe Sguera -è stato invece preso per ovviare alle problematiche che fanno da barriera al diritto allo studio: le scuole continuano a crollare, come nel caso della D’Azeglio e della “Padre Raffaele Dibari” (plesso della Girondi) e i trasporti restano antiquati e disorganizzati, nonostante il grave incidente ferroviario accaduto in puglia quest’estate e i disagi vissuti giornalmente dagli studenti evidenzino gravi carenze strutturali. Per questo noi studenti riteniamo fondamentale proseguire il percorso di mobilitazione che ci ha portati a scendere in piazza già il 7 ottobre con lo slogan #decidiamoNOi, in una giornata storica come quella del 17 novembre. Il 17 novembre infatti è la giornata internazionale degli studenti e delle studentesse, di opposizione dei movimenti studenteschi all’autoritarismo e ai regimi totalitari, una giornata in cui gli studenti e le studentesse di tutto il mondo prendono parola nei propri contesti politici, economici e sociali, in cui spesso non possono rivestire un ruolo decisivo nei processi decisionali. The change is NOw!»

La richiesta è univoca, ribadita da Luca Lamonaca del liceo scientifico Cafiero: «Come studenti non possiamo non prendere parola sulla Riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, che rappresenta un ulteriore attacco alla democrazia e alle minoranze politiche, nascosto dietro slogan progressisti e dietro la retorica del cambiamento, quando al contrario si pone in esatta continuità con le politiche neoliberali degli ultimi venti anni. Il 17 novembre saremo in piazza per gridare a gran voce il nostro “NO”, per riprenderci i diritti e la democrazia che ci spetta, sia nelle scuole che nelle città».

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