«Resto allibito dal forte rumore mediatico scatenato dalla presenza del Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani nonché Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, alla manifestazione ”IO VOTO NO’ di Firenze». E’ l’idea di Flavio Basile, capogruppo di “Adesso Puoi” in Consiglio comunale a Barletta: «Giorgino in tale circostanza-aggiunge Basile-non ha fatto altro che condividere quel ‘percorso unitario’ tanto auspicato per la coalizione in vista delle tappe elettorali future ed, in primis, in vista del voto per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre. La manifestazione promossa da Salvini a Firenze, non soltanto, è servita a rimarcare il ‘NO’ convinto del centrodestra a questa riforma che non risolve affatto i problemi del Paese ma ha avuto il compito di evidenziare le forti contraddizioni della stessa nonché le difficoltà che i nostri sindaci riscontrano ogni giorno nelle attività amministrative da quando Renzi è al governo».
Con la riforma voluta da Renzi, aggiunge Basile, «gli Enti Locali verrebbero notevolmente spodestati dei propri poteri in favore di una politica che accentrerebbe le proprie funzioni nelle sole mani dello Stato. Non credete alla favola dell’abolizione del Senato che continuerà ad esistere e a costare alle tasche degli Italiani; non credete all’abolizione delle Province già svuotate dalla riforma Del Rio; non credete allo snellimento degli iter politico-istituzionali; non credete a Renzi ma a chi come Giorgino, in quanto sindaco, vive ogni giorno da vicino le problematiche delle città e dei cittadini e a cui nessuno può proibire di partecipare legittimamente ad una manifestazione per un ‘NO’ sacrosanto a questa riforma capestro e per un ‘NO’ sacrosanto all’Italia, schiava d’Europa, targata PD e Matteo Renzi. Anziché contestare Giorgino, credo sia oggi più giusto vincere questa partita ma soprattutto quella di un centrodestra unito, indipendentemente da Salvini e da chi avrà l’arduo compito di incarnare la figura di candidato Premier di una coalizione in grado che dovrà essere in grado di liberare l’Italia dai poteri forti e dai condizionamenti dei tempi più recenti. È questo ciò che ci chiedono i cittadini: la risoluzione dei problemi!».