Home News Damiani, Cefola e Basile: «Città nel baratro, Cascella ne prenda atto»

Damiani, Cefola e Basile: «Città nel baratro, Cascella ne prenda atto»

«Il Pd sta svendendo la città per i suoi giochetti politici»

Dario Damiani

Non si placa il contrasto tra opposizione e maggioranza. A rilanciare l’attacco all’amministrazione guidata da Pasquale Cascella è una nota firmata da Dario Damiani (Forza Italia), Flavio Basile (Adesso Puoi) e Gennaro Cefola (Conservatori e Riformisti). «È oramai conclamato il fallimento politico dell’Amministrazione comunale di Barletta a guida Cascella e targata Partito Democratico-centro. Anche nell’ultima seduta di Consiglio comunale tutta la Giunta e la coalizione di sinistra-centro hanno espresso “il meglio” di sé-spiegano i tre-dall’impreparazione politica all’inadeguatezza politica, dalle divisioni interne alle lotte intestine per il potere, per finire come al solito alla fuga dalle responsabilità di governo. Bisogna dirlo a gran voce: andate a casa subito! Più questa classe politica resterà attaccata alle poltrone e peggio sarà il prossimo futuro per la nostra città, perché la città scivolerà sempre più nel baratro politico-sociale-economico dal quale sarà veramente difficile risollevarsi nei prossimi anni».

L’appello di Damiani, Basile e Cefola assume toni perentori: «Non c’è più tempo da perdere: recuperare gli spazi e il terreno perso in tutti questi anni, governati da un PD malato di protagonismo e di personalismo con alleati di centro marginali e mai tenuti in considerazione nelle decisioni politiche cittadine, è una missione della quale la gente perbene della nostra città dovrà subito farsi carico. Le promesse elettorali sono oramai svanite, il messia venuto da Roma al pari dei due consiglieri regionali del PD stanno svendendo Barletta per i loro giochetti politici personali. Che senso ha per questa pseudo-coalizione prolungare l’agonia di una città, quando non si è capaci di esprimere alcuna progettualità condivisa su temi cruciali per lo sviluppo come l’ambiente, il lavoro, l’ economia del territorio; quando ci si rifiuta di approvare persino gli atti di indirizzo politico per eccellenza come il bilancio e le sue variazioni; quando si fa venir meno il numero legale ad ogni seduta e si delega la soluzione dei problemi al solo senso di responsabilità delle opposizioni. L’arroganza è talmente connaturata a questi rappresentanti del centrosinistra che non si preoccupano più nemmeno di salvare una facciata di apparente unità, umiliando i cittadini che assistono ai giochi di potere sulla loro pelle, per interessi personali ben lontani dalla nostra città. Barletta per loro è l’ultima delle preoccupazioni, è evidente: è solo palcoscenico, teatro per la messa in scena delle proprie meschine rivalità. Il menefreghismo eletto a sistema di governo, a questo hanno ridotto la città e le istituzioni. Ancora per poco, dobbiamo augurarci».

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