Home arte «Lavori a Canne della Battaglia, cosa sarà cambiato tra quattro mesi?»

«Lavori a Canne della Battaglia, cosa sarà cambiato tra quattro mesi?»

Gli interrogativi di Nino Vinella nel giorno dello "start"

«Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, esulta per il 2016 anno boom del turismo culturale made in Italy: musei statali d’Italia affollati di visitatori e mega incassi al botteghino. Rovescio della medaglia: da lunedì 9 gennaio e fino al prossimo 30 aprile 2017, il Polo Museale della Puglia ha ufficializzato con apposito comunicato-stampa la già preannunciata chiusura dell’Antiquarium per i lavori (1.400.000 euro) pianificati in un lungo arco di tempo dopo l’affidamento alla gara vincitrice dell’appalto». A scrivere è Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.

Canne della Battaglia, lato oscuro

«Vi mostriamo le immagini contenute in uno degli allegati-procede la nota-al bando per l’appalto delle opere, ancora pubblicato sul portale del Segretario Regionale dei Beni Culturali: nulla di misterioso o di “top secret”, dunque, ma bensì l’amara (e inedita) visione formalmente documentata – dagli uffici ministeriali di vario livello sul territorio di un centro culturale (e turistico?) dal nome altisonante, dove alle mille critiche per l’allestimento – che comunque rende onore alla millenaria storicità del sito – si contrappongono le inquietanti fotografie dei depositi carichi di reperti archeologici tenuti nascosti negli scaffali fra umidità e sporcizia.

Ambienti malsani. Impiantistica da rottamare. Spazi negati al pubblico. Uno «spreco di soldi pubblici avvenuto in passato per colpa di lavori interrotti e mai più ripresi con gli evidenti segni di lesioni e di crepe alle parti murarie più nuove. Uno schiaffo al personale e comunque a chi ci lavora. Uno sfregio a chi fa l’archeologo. Una beffa per ogni singolo cittadino e contribuente».  Ecco così-prosegue Vinella-«riemergere il “lato oscuro” di un museo gestito dallo Stato in condizioni davvero estreme, e tali da sollecitare interventi massicci. Perché un museo, come questo ubicato in aperta campagna qui a Canne della Battaglia, é una realtà infrastrutturale ancor più complessa che altrove…  Cosa rivedremo di cambiato e di migliorato fra quattro mesi, alla riapertura?».

 

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