Home Attualità “Senza sport muore il futuro”: 300 barlettani in piazza per strutture migliori

“Senza sport muore il futuro”: 300 barlettani in piazza per strutture migliori

Un corteo pacifico ha attraversato la Città della Disfida

Tifosi e associazioni delle discipline sportive barlettane, uniti in nome dello sport e del futuro, un connubio spesso fondamentale nell’educazione dei giovanissimi. Dal calcio al basket, dal volley all’atletica leggera, passando per rugby e football americano, in tanti hanno voluto far sentire la propria voce per le vie della città della Disfida: circa 300 persone hanno dato vita nella mattinata di ieri a una manifestazione pacifica, volta a chiedere provvedimenti urgenti per un unico intento: restituire alla città delle strutture sportive adeguate, ora che sono sempre più fatiscenti e inutilizzabili. Il tutto al suon di “Senza sport muore il futuro”, lo slogan scelto per unire la funzione formativa  e ludica dell’attività sportiva e la sua capacità di emozionare. Una discesa in piazza, fatta anche a nome dei tanti giovani che quotidianamente sono costretti ad allenarsi tra disagi e inconvenienti, che spesso hanno costretto campioni di oggi-vedi Veronica Inglese-ad allontanarsi per potersi allenare con costanza. . Il corteo ha preso il via dallo stadio “Cosimo Puttilli” ed è proseguito verso il “Lello Simeone”, fino a passare per corso Garibaldi e arrivare a Piazza Aldo Moro, dove il tutto si è concluso. Nei giorni precedenti diversi atleti di livello internazionale nati a Barletta, dall’arbitro Antonio Damato alla stessa Inglese, passando per Mimmo Ricatti e l’arciera Pia Lionetti, avevano espresso la propria vicinanza all’iniziativa. Come spiegato già in settimana nella conferenza stampa di presentazione, gli organizzatori ribadiscono che si tratta solo “del primo passo per far sentire la propria voce”. Novità, in tal senso, sono attese già nei prossimi giorni.

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