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“E allora?”: se l’arte contemporanea porta su tela la citazione di un film

Dai dialoghi del film “Io prima di te” a una mostra collettiva

a cura di Lucia Pepe

Impossibile cambiare la natura delle persone e delle cose, unica possibilità: amare questa natura immutevole e restare a guardare tacitamente la grandezza della creazione. Da uno dei dialoghi del film “Io prima di te” (Usa, 2006) nasce una nuova mostra di arte contemporanea visitabile fino al 2 marzo presso il centro culturale Zerouno di via Indipendenza a Barletta. “E allora?” è il titolo di questa nuova collettiva d’arte contemporanea a cura di Anna Soricaro con il patrocinio della Fondazione De Nittis. Ad esporre le loro opere visive quattro artisti dalle idee pittoriche differenti, idee, però, incatenate dal filo rosso della citazione del film. Gli artisti di “E allora?” – Grazia Barbieri, Ilaria Finetti, Sergio Oddone e Valentina Porcelli – mettono in luce visioni diverse: dai ritratti femminili alle figure geometriche fino agli embrioni che racchiudono una vita primordiale; così ogni artista, nella sua unicità, palesa immagini semplici e discrete ma al tempo stesso decisamente non convenzionali e piene di forza emotiva, esplosioni di forme e colori raffinate e disarmanti al tempo stesso.

Arte contemporanea

Grazia Barbieri lascia che sia la luce a plasmare le protagoniste sulla tela, donne che scrutano l’osservatore che le contempla; Ilaria Finetti con acquerello su carta sceglie embrioni e piante come soggetti; Sergio Oddone si ispira alla geometria di forme che aleggiano nello spazio visivo della tela o al mondo dei motori; Valentina Porcelli si lascia catturare dal fascino della ritrattistica svelando con accuratezza i dettagli di volti e pose plastiche.

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