Home News Barletta e l’inciviltà: come il peggior sordo che non vuol sentire

Barletta e l’inciviltà: come il peggior sordo che non vuol sentire

Una passeggiata al tramonto tra immondizia, abbandono ed escrementi

Sarebbe bello se un turista entrando nella nostra città scoprisse che non è vero tutto ciò che si dice del sud dell’Italia, che non siamo una massa di incivili ma che in realtà amiamo e curiamo i nostri spazi rispettando un senso civico degno dei migliori Paesi del nord Europa. Sarebbe bello, ma impossibile. Come tutto in questa città occhio non vede e cuore non duole. O forse gli occhi non vogliono guardare? O forse hanno smesso di notare abituati ormai al peggio?

Fatto sta che abbiamo voluto provare a farci un giro nel centro storico di Barletta, in un giorno infrasettimanale, poco prima del tramonto. Passando da piazza Plebiscito per imboccare via Cialdini molti escrementi tempestavano i marciapiedi. Proseguendo sulla stessa strada ogni angolo ci riservava una piccola indesiderata sorpresa: piccole buste di immondizia, oggetti di varia natura, cesti abbandonati accanto ai cestini per piccoli rifiuti cittadini (perché si, gli incivili nella loro inciviltà mantengono sempre un minimo di decoro), lastre di materiale indefinito (speriamo non amianto) e molto molto altro.

Abbiamo sperato fino alla fine che tutto fosse circoscritto ad una determinata zona, abbandonata dal senso di pudore, ma le nostre speranze sono risultate vane. Continuando su via Duomo altre piccole buste, dentro cestini urbani o nei loro pressi. Delusi da questa impelagante inciviltà il nostro percorso ci ha portato nella zona circostante l’ipermercato, regalandoci ancora tristi spettacoli di rifiuti abbandonati anche sul ciglio della strada. E insomma Barletta continua così, come il peggior sordo che non vuol sentire, senza occhi per guardare né cuore per amare nemmeno se stessa.

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