Home Attualità Carmine Doronzo: «Quando è previsto l’avvio dei lavori alla scuola Collodi?»

Carmine Doronzo: «Quando è previsto l’avvio dei lavori alla scuola Collodi?»

La domanda del consigliere comunale di Sinsitra Unita a sindaco e amministrazione

«I principi fondamentali dei diritti bambini, racchiusi nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre
1989 e ratificata dall’Italia con la legge 176, sono: “non discriminazione”, “superiore interesse”, “diritto alla vita”, “ascolto delle opinioni del minore». Così il consigliere comunale di Sinistra Unita Carmine Doronzo introduce la nota nella quale chiede a sindaco e amministrazione lumi sulla data di avvio dei lavori alla scuola dell’infanzia “Collodi”.

«Nessuno- continua Doronzo- nel nostro paese, eccezion fatta per qualche “barbaro” in camicia verde o nera, oserebbe mai schierarsi a favore di manifeste discriminazioni o comportamenti che compromettano la vita stessa dei minori. Non vanno però trascurati nemmeno i restanti due principi in quanto non sempre
(per non dire assai di rado) in leggi, provvedimenti, iniziative pubbliche o private si dà assoluta priorità agli interessi dei fanciulli, per non parlare poi del – per molti quasi fiabesco – diritto del minore di veder ascoltate le proprie opinioni in tutti i processi decisionali che li riguardano e del corrispondente dovere degli adulti di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Accade a Barletta nel 2017, quasi trent’anni dopo questa importante Convenzione, che si chiuda una scuola dell’infanzia. Provvisoriamente, mi si dirà. Vero. Ma a volte la politica e la burocrazia riescono nell’ardua arte di assottigliare i vasti confini che separano ciò che è provvisorio da ciò che è definitivo. È raro che questa tendenza riguardi l’acquisizione di
diritti, è invece più frequente che l’inefficienza della politica sia causa della negazione degli stessi.

Com’è possibile, si chiedono in molti, che una chiusura per lavori di adeguamento edilizio partita in data 9 gennaio per il plesso “Collodi”, non trovi ancora riscontro con l’avvio dei
lavori stessi? Chi non sta tutelando, volente o nolente, quel “superiore interesse” da tutelare? I disservizi causati da questo provvedimento non sono esclusivamente di carattere
amministrativo ma incidono gravemente sulla qualità dell’offerta formativa dell’intero circolo didattico “Girondi” in quanto l’ubicazione delle tre sezioni della scuola dell’infanzia presso il plesso Zanardelli ha già comportato, oltre che una riduzione degli spazi di gioco dei più piccoli, anche la perdita dei laboratori di scienze e di musica della scuola primaria, utili per quell’approccio di tipo esperienziale fondamentale per gli alunni del terzo millennio.

Ipotizziamo di dover dare risposte al bambino che dovesse chiederci il perché di questi ritardi, magari preoccupato del fatto che la chiusura “provvisoria” possa protrarsi anche per
il prossimo anno scolastico. “Diritto all’ascolto” e “dovere” di dare risposte, si diceva. Sì, ma quali? Pare che ci siano dei ritardi nel rilascio da parte dell’agenzia delle entrate di Bari di importanti certificazioni all’impresa che si è aggiudicata l’appalto dei lavori e che tali ritardi, qualora siano effettivamente tali, comportino la mancata sottoscrizione del contratto da parte del Comune di Barletta.

Potremmo mai dare una risposta simile a dei bambini di 4, 5 o 6 anni? Non mi sembra davvero il caso. Non capirebbero e non smetterebbero di essere preoccupati. Ma dietro quei bambini ci sono docenti, famiglie, lavoratori, centinaia di persone che compongono una comunità scolastica in attesa di risposte a semplici domande: chi ha delle responsabilità ha agito nei giusti tempi? E oggi, nel bel mezzo di una situazione critica, sta
facendo tutto il possibile per risolverla?

A queste due semplici domande gli unici che possono, e devono, dare risposte sono il sindaco della città di Barletta e gli assessori competenti della sua giunta. Non è più tempo dello scarica-barile. Servono risposte chiare e urgenti prima che suoni la prossima campanella!»

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