Home Ambiente Azioni per il litorale e la balneabilità delle acque

Azioni per il litorale e la balneabilità delle acque

I progetti ci sono, ma i tempi non sono rapidi

Come abbiamo visto la Giunta ha approvato, giovedì scorso, il progetto preliminare dei lavori di riqualificazione paesaggistica del litorale di Barletta come frontiera ecologica attraverso la realizzazione di un impianto per il trattamento delle acque di prima pioggia. L’intervento che riguarda il Canale H rientra nell’ambito dell’Accordo di Programma, sottoscritto in data 28 luglio 2016, tra Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare, Ministero Infrastrutture e Trasporti, e Regione Puglia, per il finanziamento d’interventi per la riqualificazione e rigenerazione territoriale nell’ambito costiero della Provincia di Barletta-Andria-Trani. «Questo è solo il primo passo per avviare le attività di studio – ha riferito ai nostri microfoni l’assessore ai Lavori Pubblici, Marina Dimatteo, – infatti proprio per supportare tecnicamente le fasi progettuali, nella stesura dello stesso Accordo di Programma, sono state stanziate apposite somme finalizzate ad attività preliminari per la ricognizione di piani, programmi e progetti insistenti sull’ambito costiero e nelle aree d’interesse specifico e sistemazione del relativo quadro di conoscenza da parte delle istituzioni universitarie nonché indagini, rilievi batimetrici, aerofotogrammetrici e satellitari, per cui le ulteriori fasi di progettazione dovranno misurarsi con tali approfondimenti utili alla prosecuzione dell’iter progettuale stesso, valutando tutte le possibilità d’intervento volte a favorire la massima efficacia, efficienza ed economicità». La spesa prevista è € 1,5 milioni, di cui 1,15 milioni da parte Ministeriale e 350 mila a titolo di cofinanziamento a carico del Bilancio 2017 del Comune, prevedendo anche la copertura della parte finale, quella a cielo aperto, del canale H per evitare la formazione di acque stagnanti.

Per quanto attiene i lavori di difesa dall’erosione della costa, con la creazione delle barriere soffolte e i pennelli costieri, è avvenuta la fine lavori, che riguardano il 1° stralcio, il 28 febbraio scorso; questi, come si ricorderà, hanno subito un rallentamento – come ha ricordato l’assessore all’Urbanistica, Azzurra Pelle – in seguito al sequestro giudiziario del cantiere. Attualmente sono in corso i collaudi tecnici-amministrativi, per dar via alle fasi finali. Prevista da una Delibera di Giunta di qualche mese fa la richiesta d’annessione al Patrimonio immobiliare del Comune di Barletta dell’ex “Stazione Teleferica” sita sulla litoranea di ponente e relative aree demaniali. L’opera del 1955, per il trasporto dalla vicina città di Margherita di Savoia al porto di Barletta di sale sui 13 km di distanza, fu dismessa nel 1981 a causa delle notevoli spese di manutenzione necessarie. Il recupero della stazione e delle aree circostanti, punta sempre alla riqualificazione del waterfront cittadino.

Ricordiamo, inoltre, che il fiume Ofanto pare essere un’altra sorgente d’inquinamento delle nostre acque marine, e la sua foce è stata candidata ad un finanziamento per la sua valorizzazione naturalistica e paesaggistica. Infine, ricordiamo che anche i lavori di adeguamento del Depuratore procedono. Insomma, carne al fuoco per ben sperare ce n’è, ma i tempi non sono certo rapidissimi.

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