«Sei buone ragioni per modificare la posizione del Governo/Trenitalia sulla mancata fermata del treno AV Frecciarossa BA-MI Etr 500 nel nodo strategico ferroviario della Provincia di Barletta-Andria-Trani». La documentazione è stata inoltrata dal MIDA di Barletta al Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti Umberto Del Basso De Caro, all’indomani della Sua visita a Barletta, in occasione del convegno “Patto per il Sud”, del 24 aprile 2017.
- Con le sue 7 fermate, tra cui Reggio Emilia, Rimini e Termoli il Frecciarossa Etr 500 BA/MI ha, di fatto, la stessa capillarità di un Frecciabianca:non si capisce per quale motivo il solo bacino rilevante non inserito sia quello di Barletta, non inferiore per potenziale commerciale a quelli intermedi sopra menzionati. Se si voleva fare un servizio di eccellenza Trenitalia avrebbe dovuto mantenere solo le fermate dei capoluoghi Pescara, Ancona e Bologna e non anche quelle degli altri centri intermedi.
- I treni Frecciabianca ed intercity offrono standard di puntualità di molto inferiori a Frecciarossa pertanto, per raggiungere Milano in qualità, il passeggero è costretto alla rottura di carico a Foggia o a Bologna, eventualità che, oltre a rallentare ulteriormente i tempi di viaggio, comporta un maggior disagio in quanto le coincidenze spesso saltano a causa di ritardi o interferenze nella circolazione.
- Il territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani è a forte valenza turistica, Frecciabianca ed Intercity offrono standard di comfort inferiori a Frecciarossa e non coerenti con la fascia di clientela dell’offerta turistica e culturale della Puglia Imperiale, costituita da un pubblico colto e sempre più straniero, quindi proveniente dagli hub del nord ed in cerca di una soluzione di viaggio consona ad uno standard elevato. La mancanza di tale collegamento di fatto danneggia il territorio di Barletta e dell’intera provincia Bt in quanto li rende meno agevoli da raggiungere.
4. La provincia di Barletta-Andria-Trani è sede di uno dei più importanti distretti industriali della Puglia, molto legato al nord grazie ai settori della moda e del food.Senza Frecciarossa anche il traffico business è penalizzato.
- Considerando cheuna eventuale fermata viaggiatori a Barletta comporterebbe un perditempo di circa 4 minuti in totale, appare evidente che i benefici sarebbero di gran lunga superiori agli eventuali costi di una fermata aggiuntiva in termini di maggiore tempo di percorrenza. Si propone, pertanto, di inserire la fermata in via temporanea, per alcuni mesi, in modo da testare la reale risposta del mercato al servizio offerto. Al termine ci saranno elementi più precisi per valutare nel merito l’incremento della frequentazione del treno Frecciarossa BA-MI Etr 500.
- Si consideri, infine, che la prima fermata effettuata dal Frecciarossa sulla dorsale adriatica, in partenza sperimentale dalla scorsa estate e sino al 15 gennaio 2017 nel Salento, dista da Lecce ad appena 39 km (stazione ferroviaria di Brindisi); la tratta Bari-Foggia, di ben 139 km, può quindi prevedere, utilmente, la fermata intermedia del Frecciarossa a Barletta, nel nodo ferroviario strategico della provincia di Barletta-Andria-Trani e della vicina Basilicata!
Inviati anche:
- copia Gazzetta Ufficiale “Proposta di legge popolare per la garanzia della fermata nella Stazione centrale di Barletta di ogni treno passeggeri”.
(firme raccolte: circa 30.000 – trentamila);
- stralcio Classificazione Stazioni Trenitalia (classificazione pari alle Stazioni di Foggia e Lecce).
- Resoconto stenografico dell’Assemblea di Montecitorio
(Seduta n. 117 di mercoledì 13 novembre 2013):
Nardo Binetti, da Barletta, e numerosissimi altri cittadini chiedono che non sia soppressa la fermata dei treni ad alta velocità nella stazione ferroviaria di Barletta (386) – alla IX Commissione (Trasporti).
- Fermate e nuovi orari per i due Frecciarossa che collegano Bari con Milano.
