Home Attualità Cascella: «Non si può ritardare la riapertura completa di Canne della Battaglia»

Cascella: «Non si può ritardare la riapertura completa di Canne della Battaglia»

La nota del primo cittadino

«Non si può ritardare oltre la riapertura completa del sito di Canne della Battaglia». Lo conferma il sindaco Pasquale Cascella a seguito della presa di posizione dei referenti sindacali della Fp CGIL Puglia e Bat, sull’incontro svoltosi con il Polo museale pugliese (rappresentato dalla direttrice dell’Antiquarium Miranda Carrieri) in cui sono state affrontate le problematiche, determinate dalla limitata dotazione organica (attualmente composta da sole tre unità), che rischiano di mettere a repentaglio la fruibilità dell’area archeologica, in particolare nei giorni festivi.

«L’attesa – ha affermato il sindaco – dell’ormai prossimo completamento dei lavori per la rifunzionalizzazione dell’Antiquarium e del parco archeologico deve essere riconosciuta mettendo in atto ogni azione che, pur tenendo conto delle legittime esigenze occupazionali, non pregiudichi l’afflusso di visitatori all’area archeologica. C’è la piena disponibilità dell’Amministrazione comunale a compiere la propria parte sulla scia di quanto era già stato definito dal precedente protocollo e a collaborare sia alla definizione della nuova convenzione con il Polo museale sia alla ricerca di adeguate soluzioni con tutti gli enti interessati a mettere subito a valore l’investimento pubblico che ha consentito finalmente di completare il vecchio progetto di recupero di un patrimonio storico di straordinario richiamo turistico. Ci sarà bisogno ancora di altre misure di valorizzazione. Ma, intanto, è doveroso che i soggetti coinvolti assumano responsabilità condivise per non vanificare i lavori effettuati nel centro di accoglienza dei visitatori per moderni spazi espositivi (con l’innovativa sala multimediale, gli schermi multitouch e le proiezioni video sulla storica battaglia) e per la saletta dell’area archeologica.

L’appello dell’Amministrazione è che insieme, dai rappresentanti delle istituzioni culturali competenti, alla Regione, agli altri enti del territorio fino alle stesse organizzazioni sindacali, si rimetta in campo tutto l’impegno che lo straordinario richiamo storico di Canne merita».

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