La commozione del Segretario cittadino del Partito Democratico uscente, Franco Ferrara, ha aperto il Congresso di Barletta per l’elezione delle segreterie locali. Sabato pomeriggio scorso, presso l’Itaca Hotel, si è svolta prima la parte congressuale, poi domenica le votazioni. Non che l’esito fosse impossibile da immaginare: già nelle ore precedenti era chiara la convergenza delle diverse mozioni del Partito sul nome dell’avv. Nicola Defazio per il circolo comunale. Questi vicino all’assessore regionale e consigliere comunale Filippo Caracciolo, già assessore nella seconda amministrazione Salerno. La mozione Orlando, come vi avevamo già riferito, si era espressa in favore di una convergenza come per la segreteria provinciale; l’area renziana ha accettato il nome proposto dagli emiliani, ma per la segreteria provinciale ha combattuto sostenendo Lorenzo Marchiorossi di Andria contro, per gli emiliani, Pasquale Di Fazio di Canosa, che si è dimostrato maggioritario (80% su 768 voti validi tra gli iscritti) nella scelta barlettana dei delegati che voteranno per questo.
Ma l’importanza della riunione congressuale è stata soprattutto a livello cittadino, facendo intervenire i rappresentanti dei partiti alleati della coalizione di maggioranza di centrosinistra e il sindaco Pasquale Cascella, che trova nel PD il partito di riferimento e che si appresta a lasciare Palazzo di Città nella prossima primavera. Il riferimento alle divergenze che sono costate non pochi malumori e difficoltà tra l’Amministrazione e il partito di maggioranza relativa: «Due binari paralleli – ha definito il Sindaco ricordando una famosa immagine storica – che non si sono mai incrociati», tutti hanno fatto ammenda di quegli errori, ma non si sa quanti realmente dovranno recitare il mea culpa. «Dovete spiegarmi qual è stato il valore aggiunto della Giunta politica (con tre o forse quattro rappresentanze del PD, n.d.r.) rispetto a quella che è stata definita ‘personale’?», ha proseguito Cascella. In effetti, si credeva che gli inciampi iniziali non si sarebbero ripetuti più, invece così non è stato. Anzi. Considerando che lo scioglimento per mancanza di numero legale è diventato un must inevitabile di questi anni per l’Assemblea consiliare, dove le assenze di molti consiglieri di maggioranza, spesso sempre gli stessi, hanno segnato il cammino di questa consigliatura sin dal suo esordio. La mission principale di Cascella, cioè di rimpolpare la coalizione progressista, si è ritrovata unicamente nell’invito a pensare ad una coalizione che non sia la sommatoria di sigle o personalità.
Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi mesi, il lavoro per ricucire le alleanze è difficile e lungo. Non può restare inosservato ciò che accade all’interno del principale partito di governo locale e nazionale.