Home Attualità Il Natale dell’Unitalsi in una recita speciale

Il Natale dell’Unitalsi in una recita speciale

Gli "archeologi dell'amore" e la loro Natività

“Con questa rappresentazione accogliamo Gesù Bambino e cerchiamo di accoglierlo tutti i giorni”.  Parole che hanno inaugurato la rappresentazione che si è tenuta a Barletta mercoledì 20 dicembre alle 18 presso la sede della Casa Famiglia Mons. Vincenzo Frezza. Ogni anno la comunità, in collaborazione con la Fondazione Lamacchia Onlus e Unitalsi, accoglie a pochi giorni dal Santo Natale (in ricordo di Suor Maria Lamacchia) un pubblico di affezionati, entusiasti di prendere parte alla recita, ideata dai volontari, degli 11 ospiti della Casa Famiglia. Dopo il discorso di presentazione della volontaria Margherita, un moderno folletto delle favole che si è rivolta ad una platea di anziani ma anche di bambini, nel salone scende il buio, cala il sipario e compare uno spiritoso Babbo Natale che annuncia al pubblico il tema della rappresentazione: la Natività. E sulle note delle più famose Christmas Carol Songs come “Jingle Bells”, “Last Christmas” e “We Wish You a Merry Christmas”, inizia il racconto, suggellato dalla voce narrante dei volontari e dalla scenografia di Betlemme. Indiscussi protagonisti la Madonna, San Giuseppe, un sorridente addetto al censimento, pastori e pastorelle, angeli e Re Magi, divertiti ed emozionati di fronte ad una platea commossa e sorridente.

Ecco la storia del Natale: a Natale ciò che più conta è rinnovare i nostri cuori nell’amore, nella pace e nel perdono. Solo così se ci amiamo tanto, auguriamoci tutti insieme il più bell’anno Santo e di camminare nella gioia del Signore” è stato il saluto dei due Babbo Natale. Che sono saliti sul palco,  con gli attori, i ragazzi del Servizio Civile e i volontari, ballando e cantando. Attestato di un’atmosfera gioiosa e armoniosa, come ribadiscono Don Angelo e Don Francesco, che hanno benedetto i presenti, felici che ancora una volta questi undici “archeologi dell’amore”, così come sono stati chiamati, abbiano coinvolto tanti cuori in un abbraccio di speranza e condivisione.

A cura di Carol Serafino

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