Ancora acque agitate in casa PD di Barletta, la questione sul tavolo è sicuramente la scelta di un candidato sindaco per le Elezioni amministrative del prossimo 10 giugno. Tuttavia, i problemi causa di ciò non sono soltanto questi, ma si parla della tenuta dirigenziale dello stesso Partito Democratico barlettano di questi ultimi anni. Partiamo dicendo che ieri sera si è svolto l’ennesimo incontro del Direttivo cittadino, da cui sono venuti fuori altri nomi: oltre al già noto nominativo di Dino Delvecchio, che come abbiamo già detto sembra aver posto serie condizioni affinché possa risultare spendibile per la candidatura e che come lui stesso ha ricordato la candidatura gli era stata proposta, torna il nome di Maurizio Savasta, che è già si era candidato nel 2013 per la corrente facente capo al consigliere regionale Caracciolo per poi essere ritirato quando si decise la convergenza su Cascella; 24 ore di tempo sono state affidate a Giuseppe Bufo per dimostrarsi in grado di far convergere la coalizione sul suo nome, ma paiono non esserci i numeri interni.
Scene e decisioni molto strane che hanno portato il segretario cittadino, avv. Nicola Defazio, a rassegnare le dimissioni, che salvo cambiamenti improvvisi, dovrebbero essere confermate nelle prossime ore. Appare evidente che i tre nomi papabili per la corsa a Palazzo di città si elimineranno a vicenda. Se fossimo in un gioco televisivo diremmo “ne rimarrà solo uno”. La prossima settimana dovrà essere quella decisiva, probabilmente si apparirà una nuova partita che, se il segretario cittadino dovesse confermare le dimissioni, dovrebbero sbrogliare la Segreteria provinciale e regionale.
Intanto, indiscrezioni fanno sapere che il consigliere regionale barlettano Ruggiero Mennea potrebbe essere nominato assessore regionale nel nuovo rimpasto di Giunta che sta preparando Emiliano.
