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La scrittrice Palma Lavecchia e la forza di «ritrovare se stessi dopo un tradimento»

"Diario di una moglie tradita" presentato dall'autrice al Palazzo San Domenico

Nell’ambito della Rassegna Culturale “Il Maggio dei libri 2018”, l’8 maggio il Palazzo San Domenico ha ospitato la scrittrice Palma Lavecchia, che ha presentato il suo ultimo libro “Diario di una moglie tradita”. Nata a Barletta, moglie e madre di due bambini, è attualmente Capitano dei Carabinieri in servizio. Ha pubblicato: Parliamone ancora, La Madonna che piange, Benvenuti in Paradiso, Mi chiamo Beba e Il principe Anselmo.
Il suo ultimo libro, pubblicato in parte a puntate su un blog e poi dato alle stampe una volta terminato, racconta la storia di Delia, 52 anni, che lavora come interprete per il Tribunale. È sposata da trent’anni con Giorgio, stimato avvocato penalista, e hanno due figli ormai abbastanza grandi. Questa apparente serenità è distrutta dalla scoperta, da parte di Delia, che Giorgio la tradisce. Inizialmente decide di fingere di non sapere e riportare suo marito accanto a sé per amore della famiglia, ma i suoi piani saranno destinati a fallire.
Un libro singolare, nato quasi per caso, come ha fatto notare l’autrice. Palma infatti era impegnata nella scrittura di un altro libro, divertendosi talvolta a pubblicare episodi della vita di questa donna. Avendo riscontrato opinioni positive ha deciso di interrompere la pubblicazione online e di dare alle stampe “Diario di una moglie tradita”, autoprodotto, con la prefazione curata dall’attore Marco Falaguasta.
L’evento ha visto l’attiva partecipazione del pubblico presente, che ha collaborato nel creare un confronto aperto sul tema del tradimento, sulle sue cause e sui modi di reagire del coniuge tradito. «Capita spesso che le donne decidano di fare finta di nulla per il bene della famiglia, come Delia- ha affermato l’autrice -ma in realtà questa decisione spesso nasconde l’incapacità di affrontare i giudizi della gente e la prospettiva di una vita da reinventare. Il mio lavoro mi ha portato a conoscere tante persone differenti e questa scelta è molto frequente. Delia tenta un’analisi, cerca di capire se ha commesso degli errori in prima persona. La cosa più importante è superare la frustrazione iniziale, avere la forza di recuperare se stessi».

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