«Riannodare una relazione tra cittadini e rappresentanti, tra la sinistra e il suo popolo», questa la premessa all’incontro svoltosi ieri pomeriggio presso i Giardini “De Nittis” nel centro di Barletta denominato emblematicamente “Ricominciamo da qui: dialoghi sul futuro della sinistra e della città”, organizzato da Cinzia Dicorato e dai candidati per il PD al Consiglio comunale Giuliana Damato, già consigliere uscente, e Stefano Chiariello. Un’occasione per riflettere sugli “errori” commessi dal principale partito progressista, reduce da una sonora sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo scorso.
Il Partito Democratico barlettano dice di essersi rinnovato finalmente, liberatosi di quella «zavorra» del passato, come l’ha definita il candidato sindaco Dino Delvecchio, rivendicando la ferma volontà di aver scelto «l’identità e l’appartenenza, a differenza di chi ha messo su un’accozzaglia di falsi simboli civici, che nascondono soltanto i professionisti della politica che la gente ha chiesto di mandare a casa». La discussione su cosa è la vera sinistra, su cosa deve distinguersi, chiarendo il coraggio della ripartenza; la reale distinzione non più rintracciabile tra Destra e Sinistra, fatte di valori profondi che non meritano di essere confusi. Ad agevolare il dialogo è intervenuto Beppe Provenzano, dirigente nazionale del Partito Democratico, che si occupa di ricerca sul Mezzogiorno e di politiche di coesione come vicedirettore di Svimez.
