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La Madonnina del “Non ne so niente” a Barletta

Leggende e curiosi appellativi per la Vergine Orante del campanile

La città della Disfida presenta vie intrise di bellezza e di storia, testimonianze della sua antichissima origine. In particolare a Barletta uno dei culti molto sentiti riguarda la Madonna dello Sterpeto, motivo per il quale la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, dedicata al culto della Madonnina ritrovata tra gli sterpi, è uno dei luoghi più significativi e rappresentativi della città.

Una struttura imponente che abbraccia un’ampia area cittadina nei pressi del castello, conservando sotto uno dei suoi archi una misteriosa e simpaticissima Madonnina scolpita, detta appunto “A Madonn du non ne secc nind”. Un appellativo del tutto locale e confidenziale, attestato già moltissimi anni fa, per identificare la Madonnina scolpita con i palmi delle mani rivolti verso l’alto, quasi a discolparsi da qualsiasi accusa, a ritirarsi da qualsiasi richiesta.

Nel corso del tempo storie, leggende e dicerie si sono raccolte attorno a questa bellissima e sicuramente antichissima scultura. In tutti i percorsi turistici le guide cittadine riservano una sosta proprio sotto quest’arco, per raccontare una curiosa leggenda con la quale anticamente si cercò di spiegare la stramba posizione della Madonnina del “non ne so niente”. La piccola statuetta ricavata nella pietra sotto l’arco del campanile della Cattedrale, è accompagnata infatti da una serie di storie e nomi diversi.

L’antica leggenda popolare vuole che la posizione delle braccia sia dovuta alle costanti domande alle quali la Madonna veniva sottoposta, quando il passaggio sotto l’arco era notevolmente frequentato. Ad attraversarlo erano in molti, soprattutto ladri inseguiti dalle forze dell’ordine. Nel momento in cui i banditi riuscivano a dileguarsi, le guardie chiedevano spiegazioni proprio alla Madonnina, alla quale non restava che rispondere “Non ne so niente”. Una storia che potrebbe trovare uno sfondo di verità considerando che si riferisce al periodo storico della Dominazione Spagnola, momento in cui probabilmente la madonna proteggeva i suoi conterranei contro i dominatori stranieri.

In realtà la posizione delle mani rivolte verso l’alto è quella tipica della Vergine Orante, un modello che appartiene ad alcune tra le più antiche rappresentazioni cristiane, note infatti già dal IV secolo. Le mani rivolte verso l’alto attendono un dono da parte di Dio e la Madonnina fu probabilmente lì posizionata per invocare la protezione del Signore. La Madonna viene detta anche “Du scumbeid”, ovvero della disperazione, secondo coloro che vedono la disperazione nell’icona sacra a causa dei numerosi stili e lavori che hanno interessato nel corso della storia la cattedrale di Barletta.

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