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Libri nel Borgo Antico, Tommy Dibari a Bisceglie con “Me la sono andata a cercare”

Appuntamento venerdì 24 agosto alle 22.30

Da Barletta a Bisceglie, per un trasferimento di 20 chilometri da vivere sulle corde del racconto. Lo scrittore e autore televisivo Tommy Dibari sarà tra gli ospiti che a Bisceglie (BT) si alterneranno nella nona edizione di “Libri nel Borgo Antico”, in programma dal 24 al 26 agosto. La rassegna, promossa dall’Associazione Borgo Antico, accoglierà gli incontri con gli autori nazionali più famosi, che presenteranno le loro pubblicazioni più recenti: Dibari sarà presente con “Me la sono andata a cercare” (2017, Cairo Editore, pp. 142, 13 euro), il suo quarto romanzo, il terzo scritto a due mani. Lo scrittore originario della Città della Disfida, da qualche mese direttore generale dell’agenzia di comunicazione Wake Up di Barletta, darà il via a un dialogo sul palco allestito in via Marconi venerdì 24 agosto alle 22.30: a intervistarlo il giornalista Luca Guerra, collaboratore di Repubblica, Telesveva e Radio Selene.

“Libri nel Borgo Antico” è stato suggellato nel corso degli anni dal grande consenso del pubblico, accorso sempre più numeroso alle conversazioni pomeridiane e serali con scrittori, giornalisti, cantanti, sportivi, attori e attrici, uomini e donne di chiesa e di cultura, politici e rappresentanti delle istituzioni. Per Dibari quello di Bisceglie sarà un gradito ritorno dopo le esperienze vissute sul palco cittadino negli ultimi anni. Con “Me la sono andata a cercare” l’autore mette in scrittura un viaggio che parte da Barletta, la sua città natale. “Uno spazio bellissimo e pettegolo al tempo stesso – lo definisce Dibari – nel quale l’amore per la scrittura che Dibari definisce bonariamente come una “malattia” non passerà, anzi crescerà negli anni”.

Il libro inizia a Barletta ma poi si estende in molte altre città, con focus sulla Puglia. I luoghi descritti da Dibari sono molto diversi tra loro ma tutti particolari e fortemente rilevanti per il loro ruolo: una scuola, un carcere, un ricovero per anziani, un Centro di Salute Mentale. Le descrizioni si soffermano molto più su questi ambienti che sulla città, che viene presa in considerazione ma che non influisce grandemente su quanto viene descritto. “Nelle mie idee – spiega Dibari – l’ambientazione ricopre, un ruolo più emozionale che dettagliato, nel tentativo di rendere la lettura di ogni scena, anche quelle dal contenuto più difficile da digerire, fresca e leggera. Sono sceso al Pireo, come diceva Platone, e scavando ho scoperto che c’era un panorama completamente diverso”. Con questo libro si aprono le porte a mondi abitati da un’umanità fragile, dove Dibari ha frequentato la sua personale scuola di vita. Tanti personaggi che combattono i propri demoni si alternano nel volume: da Pino, detto Pinuccia, a Peppe il bambino che vuole essere o squalo, fino a Gino che parla della morte in cambio di una caramella al limone e ancora Michele, Pierluigi, Domenico, Carmine e Matteo. Tutti saranno virtualmente presenti sul palco di Bisceglie, dove Dibari aprirà le porte a un impegnativo avvio di autunno: tra i progetti futuri dell’autore, gli ultimi passi della biografia di Pietro Mennea e un incontro con una troupe televisiva tedesca che ha selezionato Dibari per raccontare la Puglia e le sue mille sfumature. Altre storie nella storia.

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