Home Attualità Crollo di via Canosa del 1959, ricordo delle vittime e riflessione sulla...

Crollo di via Canosa del 1959, ricordo delle vittime e riflessione sulla mala-edilizia

«Gli errori del passato ci insegnino a progettare e costruire con coscienza»

Sabato 15 settembre, in occasione del cinquantanovesimo anniversario del crollo di Via Canosa, che il 16 settembre del 1959 procurò 58 vittime, si è tenuto un evento in memoria dei fatti avvenuti, affinché questi siano una lente per osservare meglio il presente e i problemi della mala-edilizia.
«Abbiamo scelto di incontrarci nel luogo in cui il crollo avvenne, all’aperto, per mandare un segnale forte.- ha dichiarato il giornalista Nino Vinella – A Barletta sono avvenuti altri due importanti crolli che hanno causato vittime, nel 1952 in Via Magenta e nel 2011 in Via Roma. La mala-edilizia è stato un problema di quegli anni in cui si costruiva senza riserbo, cercando di sfuggire alla legge e alle dovute autorizzazioni. E le conseguenze continuano a riguardarci».
Il dibattito è entrato nel vivo grazie all’intervento di Michele Grimaldi, responsabile della sezione di Barletta nell’archivio di Stato, il quale ha raccontato le trasformazioni che hanno coinvolto Barletta nel secondo dopo-guerra, con i primi palazzi da cinque e sei piani costruiti nella zona al di là del passaggio a livello. Inoltre ha spiegato l’importanza dei documenti conservati in archivio, i quali sono però al momento trascurati e saranno resi disponibili, si spera, in futuro, con l’apertura della nuova sede dell’archivio.
Il senatore Ruggiero Quarto è inoltre intervenuto ricordando l’importanza dell’approvazione del nuovo piano regolatore generale della città di Barletta, poiché quello attualmente in vigore è fermo al 1971:« Questo ci fa capire che la memoria non ci ha insegnato niente.- ha affermato- Occorre far tesoro di ciò che è successo e porre rimedio sia con gli ordinamenti che con la coscienza, affinché prevalga l’arte di costruir bene ».
Infine il signor Teodoro, 93 anni, ha raccontato con grande commozione il momento in cui ha visto con i suoi occhi il palazzo crollare, mentre lavorava come ferroviere, disponendo la partenza dei treni nel vicino passaggio a livello. Racconta di aver visto il palazzo accasciarsi su se stesso, in una mattina apparentemente tranquilla. Un ricordo rimasto indelebile nella sua mente, che continua ad affiorare insieme al ricordo dei colleghi persi, mentre altri si sono salvati per pochi minuti.crollo Al termine dell’evento è stato proiettato il documentario “Barletta 16 settembre 1959- una tragedia italiana in prima pagina”.

Exit mobile version