«Lunedì, primo ottobre, ho trasmesso alla Prefettura e al Ministero dell’Interno una richiesta di parere urgente sulla situazione piuttosto anomala determinatasi all’interno del Consiglio comunale di Barletta, a seguito della protratta mancata elezione del Presidente del Consiglio». Introduce così la sua nota sulla situazione politica la consigliera comunale del M5S nonchè consigliere anziano Maria Angela Carone.

«Come noto, infatti, la variegata compagine che costituisce la maggioranza del Sindaco Cannito non riesce a trovare l’accordo su un nome da eleggere. Secondo la normativa vigente l’elezione del Presidente sarebbe dovuta avvenire durante la prima seduta del Consiglio comunale, subito dopo la convalida degli eletti, e, invece, a quasi quattro mesi dalle elezioni e dopo aver convocato ben 6 scrutini, la maggioranza sembra ancora ben lontana dalla sua individuazione.

Per questo motivo, durante il Consiglio comunale del 19 settembre scorso, ho ritirato la mia disponibilità a presiedere il Consiglio, in qualità di Consigliere Anziano, in quanto ho ritenuto inespletabile la funzione alla quale la legge mi chiamava, stante la dichiarata mancanza di volontà politica di eleggere un Presidente in tempi brevi. Prendo atto che la situazione in cui questa maggioranza sta trascinando la città è un unicum del quale non si conoscono altri esempi in Italia. Come ho già affermato in Consiglio comunale dal banco della Presidenza, ribadisco che l’elezione del Presidente non è un fatto irrilevante o opzionale rispetto alla regolare e corretta prosecuzione dei lavori consiliari. La normativa non contempla nemmeno l’eventualità che si possa non eleggere il Presidente del Consiglio. Il fatto che sia tecnicamente possibile non vuol dire che questa procedura sia corretta o rispettosa delle istituzioni. Siamo in presenza di un Consiglio comunale che ritiene di procedere con i lavori (in particolare con l’insediamento delle Commissioni), in assenza di un Presidente del Consiglio eletto e, per di più, con un Sindaco, che, pur non avendo prestato giuramento davanti al Consiglio, comunica la sua Giunta.

Proprio a fronte di una situazione tanto anomala ho ritenuto chiedere al Prefetto di esprimersi sulla legittimità della situazione in cui il Consiglio comunale si trova e soprattutto sulla legittimità degli atti che saranno da esso approvati, certa di interpretare con questa richiesta la volontà di larga parte dei Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione. Essere assolutamente certi di procedere in maniera legittima è una priorità per tutti, soprattutto nel superiore interesse della città che ci onoriamo di rappresentare».