La manovra di bilancio 2019 della Regione Puglia- approvata nella notte con legge di stabilità regionale 2018, con 30 voti favorevoli e 17 contrari – non dimentica le fasce più deboli del tessuto sociale: aumentate considerevolmente le risorse da destinare come fondi per le spese alle famiglie con soggetti affetti dal Disturbo dello Spettro Autistico.

«Ammonta a 1 milione 800 mila euro – dichiara Filippo Caracciolo – la somma approvata su mia richiesta dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dall’Assessore al Bilancio Raffaele Piemontese e dal Consiglio regionale e da destinare alle famiglie che si avvalgono del trattamento psicoeducativo cognitivo comportamentale: 1,650 milioni euro Metodo ABA, 150 mila euro Metodo Doman.

Il finanziamento di cui al Capitolo 712047 (Contributi ai cittadini pugliesi che si avvalgono del metodo ABA, art. 9, L.R. 45/2008) è finalizzato a sostenere le famiglie aventi diritto, sino ad esaurimento delle risorse stanziate.

Un aiuto concreto verso chi ha più bisogno- prosegue- Caracciolo– con cui la Regione Puglia va incontro alle difficoltà delle famiglie e soprattutto un atto che testimonia la vicinanza delle istituzioni ai familiari, alle associazioni e a chi vive ogni giorno da vicino e sulla propria pelle la condizione dell’autismo.

L’importante beneficio, attuato grazie al mio costante interessamento alla problematica dell’autismo- conclude Caracciolo- è la prova dell’impegno mantenuto nell’intercettare risorse necessarie a sostenere economicamente i soggetti autistici e si pone in continuità con un lavoro che mi vede da anni impegnato in prima linea sul fronte dei diritti. Nel 2016, con l’approvazione del Regolamento regionale sull’Autismo, la Regione Puglia ha fatto un ulteriore passo avanti: ora nel solco dell’attività normativa prodotta , poiché ho sempre inteso la mia azione politica da consigliere regionale come una possibilità da offrire a chi è poco tutelato o poco considerato dalle istituzioni, continuerò ad operare con questo spirito per produrre il massimo e dare piena nonchè completa attuazione al Regolamento partendo dall’ineludibile esigenza della continuità assistenziale e la personalizzazione dei percorsi”.