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Due risse nell’arco di due mesi, licenza sospesa per 15 giorni a una discoteca di Barletta

Nel locale avvenne anche la rissa tra Cacciatore e Lattanzio

Ieri mattina i poliziotti della Squadra Amministrativa del Commissariato di P.S. di Barletta hanno notificato all’Amministratore unico di una nota discoteca, ubicata lungo la litoranea della città, la sospensione della licenza per la durata di 15 giorni, ai sensi dell’alt 100 del T.U.L.P.S.

L’adozione d’urgenza del provvedimento cautelare, decretato dal Questore di Bari Carmine Esposito, è mirata a tutelare l’ordine e sicurezza pubblica dei cittadini. Due gli episodi avvenuti all’interno del locale che hanno dato origine al provvedimento; il primo, verificatosi nel mese di novembre dello scorso anno, quando un avventore ha subito un’aggressione ed è stato colpito con un bicchiere al volto riportando un trauma cranico con ampia ferita lacero contusa frontale. Il secondo episodio, avvenuto nella notte del primo giorno dell’anno, riguarda un violento litigio tra Cacciatore Alessandro ed uno dei figli di Lattanzio Ruggiero, alias “Rino non lo so”, assassinato il 15 gennaio proprio dal Cacciatore che temeva una ritorsione da parte di quest’ultimo.

In entrambi gli episodi, né il gestore dell’attività né il personale impiegato nei servizi di sicurezza avevano allertato le Forze dell’Ordine, consentendo che tali circostanze potessero sfociare in più gravi situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica attesa, peraltro, la notevole affluenza di avventori.

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