Nell’ambito degli intensificati servizi di controllo del territorio mirati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Barletta hanno tratto in arresto tre pregiudicati, tutti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, nel quartiere Sette Frati è stato tratto in arresto il pregiudicato Michele Terlizzi, barlettano di anni 20, notato dagli agenti mentre, all’interno di un bar, veniva contattato da numerosi ragazzi di giovane età; sottoposto a controllo di polizia, è stato trovato in possesso di 120 grammi di marijuana, 20 grammi di hashish e materiale utilizzato per il confezionamento di piccole dosi di sostanza stupefacente.

Durante alcuni controlli a persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, i poliziotti del Commissariato di Barletta hanno arrestato Giovanni Daloja, pregiudicato barlettano di 42 anni che, nonostante fosse sottoposto al regime della detenzione domiciliare, riceveva spesso la visita di giovani che citofonavano al campanello del suo domicilio. Insospettiti, gli agenti hanno eseguito una perquisizione domiciliare e, occultati all’interno di una intercapedine ricavata dietro ad un pensile della cucina, hanno rinvenuto e sequestrato 6 gr. di cocaina, bilancini di precisione, sostanze da taglio e tutto l’occorrente per il confezionamento di piccole dosi di cocaina.

Nell’ambito dei controlli effettuati presso l’abitazione del pregiudicato 54enne barlettano Sante Mascolo sono state sequestrate 13 dosi di cocaina ed un cipollone contenente 6 grammi della stessa sostanza, occultate all’interno di due pacchetti di sigarette che l’uomo ha lanciato dal balcone quando si è accorto dell’arrivo degli agenti. I poliziotti hanno recuperato la sostanza stupefacente lanciata dal balcone e, a seguito di perquisizione domiciliare, occultata all’interno di una scatola per le scarpe posta sul balcone, hanno rinvenuto e sequestrato la somma di euro 1.230, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Sequestrati anche 2 telefonini occultati nel vano lavanderia, tra i panni sporchi, ed alcuni “pizzini” sui quali era riportato un numero di telefono ed un nome di fantasia, utilizzati dall’uomo per distribuirli ai vari acquirenti che lo contattavano.