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«Ricordare il passato ci aiuta a capire come vivere il presente»

Una mattinata dedicata all’Olocausto insieme ai giovani

Ogni anno la città di Barletta si impegna a ricordare l’Olocausto, organizzando momenti di raccoglimento e riflessione sul tema. Lo stesso è accaduto lunedì 18 febbraio nella Sala Rossa del Castello, dove si è tenuta la manifestazione Il giorno della memoria: la storia, i giovani, il territorio della BAT, con visita all’Archivio della Memoria e della Resistenza alle 9:30. A coordinare l’evento la giornalista Floriana Tolve, accompagnata dagli interventi dei segretari generali SPI CGIL BAT Felice Pelagio e Giuseppe De Leonardis, del direttore dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Luigi Di Cuonzo, del dirigente dell’Istituto Superiore STAFFA di Trinitapoli Carmine Gissi, del dirigente del Liceo Classico Casardi Giuseppe Lagrasta e del presidente ANPI BAT Roberto Tarantino. Ad aprire le danze il monologo recitato da Mariantonietta Di Bitonto, sulle note di Shuman: «Quel fumo era mia madre. Dopo il primo sgomento ti ho respirata intensamente…e nel respirare di te mi è sembrato meno aspro anche l’odore». Giornate come questa rappresentano una ribellione all’indifferenza, una lotta contro il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo, servono a favorire l’alleanza fra generazioni, a dimostrazione che la memoria non va archiviata ma deve vivere nei giorni del presente in favore di quelli del futuro, come segnalato dagli interventi dei vari relatori.

Giorno della memoria, ricordo Olocausto a Barletta (1)

«Ricordare il passato ci aiuta a capire come vogliamo vivere il presente»: questo il motto che si augura possa diventare esempio per i giovani. Notevole l’impegno dei ragazzi delle scuole coinvolte, che con passione e interesse hanno realizzato dei cortometraggi sul tema: Murgetta Rossi: riscatto della memoria (Roberto Ferrante), Non c’è vita che non merita amore (Ist. Stat. Sup. STAFFA), Il mare unisce ciò che la terra divide (Scuola Media Baldacchini), Nicola Sernia (Liceo Classico Casardi) e Addolorata e Lucia (Ist. Stat. M. Dell’Aquila). Una manifestazione che ha toccato i cuori dei presenti e che si è posta un obiettivo molto determinato, come ci è stato detto in conclusione dal segretario generale SPI CGIL BAT Felice Pelagio: «Noi riprendiamo un messaggio preciso attraverso tre elementi che si intrecciano fra loro: la storia, che rappresenta il vissuto, gli eccidi e le vittime del nostro paese; la testimonianza ai giovani, perché loro rappresentano il futuro; il territorio, in quanto la BAT ha costruito con il confronto e le istituzioni un tessuto solidale e democratico. Miriamo a migliorare l’avvenire e a proteggere i diritti degli uomini, come l’uguaglianza, la solidarietà, l’inclusione, affinchè facendo conoscere ai nostri giovani gli orrori del passato loro sappiano di non doverli ripetere più».

A cura di Carol Serafino

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