Un distillato di idee. È quanto scaturito ieri, giovedì 14 marzo, dalla settima tappa di quello che è stato denominato “Il tour della Bellezza”, un coinvolgente “Giro della Puglia”, proposto dall’assessorato regionale all’Urbanistica per presentare la proposta di “Legge sulla Bellezza”.

L’incontro è stato ospitato nel Future Center, realizzato rigenerando parte delle ex distillerie di Barletta.

Punto focale, a Barletta come nelle altre tappe del tour, è stato lo spirito della condivisione, nel segno del confronto, della partecipazione, della capacità di avanzare proposte. Appunto, di distillare idee, suggestioni, persino visioni in un costante processo partecipativo con la gente.

Il convegno, con il coordinamento giornalistico di Annamaria Natalicchio e Vito Prigigallo, è stato aperto dall’intervento del consigliere comunale di Barletta Antonello Damato, che ha portato i saluti del sindaco della città della Disfida, Cosimo Cannito. Damato ha sottolineato l’efficacia, in prospettiva, delle tre “erre” che rappresentano uno degli assi portanti della normativa: rigenerazione, riuso, recupero.

Ha preso poi la parola il consigliere regionale Sabino Zinni, che ha elogiato il metodo che si sta utilizzando per presentare il ddl: una scommessa anche questa – ha detto il notaio andriese -, come gli stessi contenuti della norma che, si badi bene, non sono poetici, anche se, dal manifesto al testo di legge, non mancano certo gli accenti poetici.

Quindi è toccato ai rappresentanti degli ordini professionali. Giuseppe Carpagnano, consigliere degli “Ingegneri” della Provincia BAT, si è detto entusiasta della proposta, accennando alla bellezza esito di giustizia e onestà.

Paolo D’Addato, presidente degli Architetti della sesta provincia, si è riferito al diritto di ciascuno di vivere in un ambiente non degradato, rimarcando come gli architetti si dedichino al bello e sono testimoni di bellezza.

Fedele Capuano, segretario dell’Ordine provinciale dei Geometri, ha accennato, a proposito dei cosiddetti “detrattori”, al fatto che la legge si occupi anche di bruttezza.

Dopo l’intervento di Michele Dibenedetto, consigliere dell’ordine in rappresentanza dei Geologi della Puglia, è toccato al presidente del Future Center, Francesco Divenuto.

Una tappa, quella di Barletta, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e tecnici. Quella stessa gente che si vuole trasformare in un “Esercito della Bellezza”, come illustrato da Nicola Genco, l’artista putignanese autore dell’opera adottata come grafica per il Tour.

Chiamati a portare un contributo anche la senatrice Assuntela Messina (“Anche a Roma stiamo lavorando sulla rigenerazione urbana e sul consumo di suolo zero – ha detto la senatrice-: e quindi l’auspicio è che i due flussi virtuosi si incrocino), e il consigliere regionale Francesco Ventola. Secondo l’ex sindaco di Canosa ed ex primo presidente della BAT, la costruzione della Sesta Provincia è proprio un esempio di processo dal basso.

“Anche qui tocchiamo con mano la bellezza del territorio. E allora posso dire che il dna della Puglia è il bello”. Questo l’esordio dell’assessore regionale Alfonsino Pisicchio. Un territorio che diventa territori che diventano mosaico che diventano la nostra ricchezza, il nostro patrimonio. Da esaltare con la ricerca di nuovi e di vecchi spazi delle relazioni sociali. Una proposta di legge che da un lato esalta la valorizzazione della bellezza, dall’altra prova la rimozione dei detrattori di bellezza. In una terra e in una materia che ha una contraddizione di fondo: da una parte molte norme a tutela del patrimonio paesaggistico e, dall’altra, tanti, troppi casi di abusivismo”.

La prof.ssa Laura Marchetti, docente di Didattica delle Culture all’Università di Foggia, ha proposto un excursus storico con le varie “leggi sulla bellezza”, da Benedetto Croce alla Costituente. Quindi ha sostenuto che l’identità non deve e non può essere una fortezza, deve e può essere aperta, esattamente come Castel del Monte, concentrato di tante culture. Ha concluso con l’appassionato invito: l’architettura non può non pensare al territorio, non può non partire da esso e dalle sue specificità.

Imprenditore, manager culturale, tra i componenti del “Collegio degli Esperti” voluto dal Governatore Michele Emiliano, Vito Labarile, che con la Marchetti, ha contribuito alla stesura del “Manifesto per la legge regionale sulla bellezza”, è partito proprio dall’assioma divenuto titolo del Manifesto: “La bellezza conviene”. L’ingegnere si è soffermato sul gap della competitività, terreno su cui si gioca la grande, determinante partita della crescita, dello sviluppo. La Puglia deve presentarsi – ha detto l’ingegnere – come mosaico di territori in competizione tra loro a patto che riesca a fare sistema. E qui il ruolo arbitrale della politica, del decisore politico, è fondamentale.

“La rigenerazione urbana deve diventare pratica corrente. Non si può fare riferimento a tale operazione solo quando sono in ballo finanziamenti pubblici”, ha detto il prof. Francesco Selicato, ordinario al Politecnico di Bari. L’ingegnere si è poi augurato che al più presto tutti i comuni della BAT si dotino del PUG, il Piano urbanistico generale: all’interno del quale deve essere centrale, corrente e coerente la logica della rigenerazione.

L’architetto Stefano Serpenti ha illustrato la struttura della proposta di legge, proponendo una sintesi di una normativa urbanistica a forti contenuti innovativi.

È il Teatro Pubblico Pugliese a curare l’animazione delle tappe del tour, arricchite da spettacoli che vogliono essere espressione dei territori. Anche a Barletta il portatore sano di ironia è stato Antonio Stornaiolo, che ha condotto il talk-show svoltosi nello stesso salone del Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese-Ofantino, una delle iniziative ospitate dal “Centro del Futuro”. Le parole dei protagonisti del talk dello stesso assessore Pisicchio, del consigliere regionale Zinni e dell’ing. Selicato sono state sottolineate ed esaltate dagli intermezzi musicali proposti dai ragazzi del liceo classico e musicale Alfredo Casardi di Barletta, rappresentato anche dal dirigente scolastico Giuseppe Lagrasta. I ragazzi, prima con una session di archi, poi di fiati, hanno proposto la reinterpretazione di celeberrimi brani di Bizet, di Strauss, di Čajkovskij e Mozart.

La prossima tappa, l’ultima del “tour della bellezza” prima del gran finale a metà maggio, a Bari, è fissata per giovedì 28 marzo a Lecce.