Home cultura Matteo Bonadies e “L’era della disumanità”

Matteo Bonadies e “L’era della disumanità”

“Una narrazione diversa da quella romanzesca che mi ha contraddistinto fin qui, un saggio nel quale partendo da esperienze di vita reale ho sviluppato una riflessione sul ruolo della tecnologia nella nostra società, un ruolo importante che spesso però trascende andando ad intaccare il valore dei rapporti interpersonali”. Non potrebbe esserci definizione migliore di quella fornita dall’autore per caratterizzare “L’era della disumanità” (Bonfirraro editore), ultima opera dello scrittore barlettano Matteo Bonadies, presentata a Barletta nei locali della Libreria “La Penna Blu” in una serata moderata dalla giornalista Floriana Tolve.

Presentazione l'era della disumanità 1

Bonadies, ha spiegato Giuseppe Lagrasta (dirigente scolastico, autore della prefazione) “si ritrova davanti al disagio di essere umani davanti ad un mondo sempre più liquido e di difficile interpretazione comunicativa, un mondo nel quale si rischia di essere invisibili senza fare i conti con la tecnologia”. La narrazione di questo disagio ben interpretato dall’attrice Mary Dipace nel ruolo di voce narrante si dipana nei racconti di vita vissuta dell’autore dai quali traspare chiaramente il contrasto tra la funzione positiva della tecnologia ed il suo prosciugare i rapporti interpersonali.

All’immensa mole di nozioni e funzioni di supporto fornite dagli smartphone o dai pc fa da contraltare la freddezza che essi procurano. “Ormai-ha sottolineato Bonadies– siamo completamente preda di questi apparecchi, non riusciamo più ad esprimere le nostre emozioni in maniera calda e partecipata”. “Pur rendendomi conto di quella che è oggi la nostra realtà- ha concluso l’autore– il mio auspicio è che si riesca a trovare il giusto equilibrio tra la comunicazione veicolata dalla tecnologia e quella autentica tra esseri umani”.

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