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Omicidio Lattanzio a Barletta: la DDA chiede l’ergastolo

L'agguato il 15 gennaio 2019: fu il 30enne Antonio Cacciatore a costituirsi dopo poche ore

La Direzione distrettuale antimafia di Bari ha chiesto la condanna all’ergastolo per un 30enne di Barletta, Alessandro Antonio Cacciatore, accusato dell’omicidio di Ruggiero Lattanzio, 58 anni, ucciso il 15 gennaio 2019 in via Di Cuonzo a BARLETTA. La richiesta e’ stata avanzata dal pm Giuseppe Maralfa, a conclusione del processo con rito abbreviato in corso davanti al Gup di Bari, Anna Chiara Mastrorilli.

Lattanzio fu freddato da alcuni colpi di pistola all’uscita da una macelleria. Il suo killer si costituì alcune ore dopo il delitto, il cui movente sarebbe stato il litigio con il figlio della vittima avvenuto, in un locale della citta’, a Capodanno. Secondo l’accusa, tuttavia, a Cacciatore non sarebbe possibile riconoscere le attenuanti generiche per il solo fatto di essersi costituito e aver consegnato l’arma (una semiautomatica) alla polizia dopo il delitto. Il prossimo 17 marzo la parola passera’ alla difesa. Cacciatore, alcuni giorni dopo l’arresto, venne coinvolto nell’operazione anti-droga ‘Nabucodonosor’ che porto’ all’arresto di 21 persone ritenute vicine al gruppo criminale dei Cannito-Lattanzio. Per questo e’ stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale di Trani.

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