Giuseppe De Nittis. Quando il pittore nacque a Barletta in Strada Cordoneria il 25 febbraio 1846. Il suo battesimo e quel piccolo mondo antico nella provincia borbonica di metà Ottocento. Tutto nelle fonti documentarie d’archivio, registrato e gelosamente conservato, tutto riproposto alle più giovani generazioni come un sorprendente regalo di… compleanno al celebrato artista di fama europea.

Ecco gli ingredienti per la speciale “anteprima” del 174° anniversario della nascita del famoso pittore impressionista vissuta stamattina nella omonima scuola media dagli alunni partecipanti al progetto educativo-formativo “Intervista l’archivista” coordinato, sotto l’egida del Ministero per i Beni e le attività culturali e Turismo. dalla sezione di Barletta dell’Archivio di Stato di Bari e dal Comitato italiano pro Canne della Battaglia quale organizzazione di volontariato operante dal 1953 nel settore cultura.

Alla vigilia delle manifestazioni ufficiali promosse dal Comune nella giornata di martedì prossimo come da calendario diffuso ieri, stamattina è stata di scena la Storia raccontata a prova d’archivio direttamente dalle storiche “carte” per gli alunni dell’istituto comprensivo d’Azeglio De Nittis, realtà scolastica che raccoglie già nel suo nome un mese di febbraio carico degli “asset” principali per la storia cittadina di Barletta. Trascorso infatti il 517° anniversario della gloriosa Disfida (13 febbraio) resa popolare dal romanzo storico di Massimo d’Azeglio, ecco il 174° della nascita di “Peppino” De Nittis: l’originale suo atto di nascita, con tanto di annotazioni e firme nella calligrafia di quei lontani giorni del mese di febbraio 1846 sugli ormai ingialliti fogli rilegati nel massiccio volume, le naturali curiosità dei ragazzi indagatori e “inviati speciali” nella Storia.

Esempio su tutti: l’annotazione del cognome “Denittis” scritto tutto attaccato dall’ufficiale dello stato civile, e dunque immodificabile proprio perché sotto avvenuta dettatura, contro la firma come “de Nittis” (con la lettera d minuscola) apposta in calce all’atto dal papà Raffaele, dichiarato quale “proprietario”.

Nel commento del cav. Michele Grimaldi, responsabile dell’Archivio di Stato di Barletta custode del prezioso reperto,  all’affollata sessione conclusiva degli studenti tutto è stato svelato, spiegato, definito fin nei minimi particolari con l’intervento della dirigente prof.ssa Concetta Corvasce, del corpo docente e del giornalista Nino Vinella quale presidente del Comitato ideatore del format didattico.

“Intervista l’archivista” ha dunque concluso il suo primo ciclo triennale di progetto – a titolo gratuito per i partecipanti e per la scuola – iniziato nell’anno scolastico 2017-2018 e proseguito con crescente interesse nell’anno successivo per coronare durante quest’anno la formazione dei ragazzi che affronteranno gli esami di terza media con sempre maggiori conoscenze sulla storia patria cittadina, i suoi personaggi, le date, gli avvenimenti ed i retroscena nascosti appunto fra le pieghe dei documenti d’archivio. Il Mibact ha recepito l’esperienza su scala nazionale inserendolo nel calendario ministeriale visibile nella sezione relativa alla didattica.

Come segno tangibile di questo rinnovato percorso educativo 2.0, alla scuola sono state donate le riproduzioni anastatiche dell’atto di nascita di Giuseppe De Nittis e del documento ufficiale per l’avvenuta intitolazione a suo nome nel 1951, aprendo di fatto il programma degli eventi per il prossimo 70° anniversario nel 2021.