Aule deserte e attività didattiche sospese in tutte le scuole di ogni ordine e grado sino al 15 marzo per effetto del decreto firmato dal premier Giuseppe Conte. E’ partita da ieri la corsa alla riorganizzazione degli istituti per provare a rendere operative le lezioni a distanza. Anche di questo si è parlato durante il confronto avuto questa mattina a Barletta, nella sala consiliare, tra l’amministrazione comunale e i dirigenti scolastici della città. Ci sono istituti che hanno già sperimentato la didattica a distanza, altri meno attrezzati sotto il profilo delle tecnologie informatiche. Il Comune, dal canto suo, sta stanziando fondi da destinare all’acquisto di computer e software per scuole elementari e medie. «La collaborazione tra dirigenti – dicono a Barletta – sarà indispensabile per superare questa fase emergenziale».

Le misure emergenziali per contenere l’epidemia di coronavirus non riguardano solo scuole e università. Fino al 3 aprile sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sospesi anche eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, salvo quelli che si potranno tenere a porte chiuse. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto o all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro. «Norme dettate da un’oggettiva situazione di emergenza – spiegano dall’Ordine dei Medici – anche se nella provincia Bat si registra al momento un solo caso di persona positiva al coronavirus».