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“Libreria Telefonica”: l’idea di Borgiac per promuovere la lettura all’interno di vecchie cabine

«É un tentativo, creiamo una catena»

«So che abitiamo in una città particolare, in un periodo difficile, con una mobilità e soldi limitati. E allora ecco una libreria davvero aperta a 360 gradi. Chi vuole può passare e prendersi un libro. Attualmente ce ne sono sette. Sono sanificati, al coperto, all’ombra, ossigenati da due alberi, relativamente nuovi, sono gratis. Non ci sono telecamere di sorveglianza. Proviamo, se va bene mettiamo gli altri libri». Con queste parole l’artista barlettano Giacomo Borgiac ha presentato su Facebook la sua iniziativa di ricavare una libreria di strada all’interno di una cabina telefonica nei pressi del Castello Svevo.
Non è un caso che sia stata realizzata proprio il 23 aprile, giorno in cui ricorre la Giornata Internazionale del Libro, spesso celebrata con letture collettive e eventi culturali.
Quest’anno l’emergenza Coronavirus non ha reso possibile tutto ciò. E così, per celebrare in qualche modo questa data speciale, in una città silenziosa e vuota a causa del lock down, appare per strada qualcosa di nuovo, un cartello con la scritta “Cabina Telefonica” appeso sul vetro di una vecchia cabina. Oggetto ormai inutilizzato da tempo, ma che può essere inaugurato a nuova vita, proprio grazie ai libri.
Ma il progetto è solo all’inizio. Ognuno può portare altri libri in quella cabina, o riporli nelle altre ancora esistenti in città. Infatti Giacomo Borgiac propone di creare una catena di librerie telefoniche, grazie all’aiuto dei concittadini.

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