Home Attualità Dal Veneto alla Puglia: la donazione del barlettano Pasquale

Dal Veneto alla Puglia: la donazione del barlettano Pasquale

Un piccolo gesto solidale nei confronti del sistema sanitario pugliese quello di un giovane barlettano in trasferta a Conegliano ormai da diversi anni. Pasquale Mastrototaro, originario di Barletta, vive a Conegliano dal gennaio 2017 ed è specializzato nel settore ferramenta per il quale lavora.

Qualche giorno fa il giovane ha deciso di dare il suo piccolo contributo in questo momento di emergenza sanitaria, inviando ad un suo caro amico barlettano, il dottor Davide Parente, che lavora in Terapia Intensiva Covid al Policlinico di Bari, un pacco contenente alcune attrezzature necessarie al reparto specifico dedicato all’emergenza.

«Il mio gesto è stato molto naturale –ci ha dichiarato Pasquale in una telefonata– conosco Davide da oltre 15 anni, abbiamo condiviso tante cose insieme, amicizia e soprattutto partite di calcio. Sapendo che è medico rianimatore e che era impegnato al Policlinico di Bari con il discorso del Covid-19 mi è venuto naturale dare il mio piccolo contributo. Nel mio settore è possibile reperire articoli tipo mascherine, impermeabili, visiere, guanti, di solito impiegato in ambiente edilizio o agricoli, o disinfettanti per ambienti di zootecnia e veterinari, tutti articoli che in questo momento di emergenza sanitaria possono essere utili e indispensabili contro il virus. Così ho preparato il collo con alcuna di questa attrezzatura e l’ho spedita al mio amico, per me è stato molto naturale. Il mio gesto non aveva alcuna intenzione di creare popolarità o altro, è semplicemente un messaggio di speranza con la voglia di tornare ad abbracciarci e vederci.»

Davide Parente ci ha raccontato il suo lavoro in Terapia Intensiva Covid ed il significato di un gesto del genere: «Quando è iniziata questa emergenza, la direzione sanitaria ci ha proposto un contratto e insieme ad alcuni colleghi abbiamo lasciato la specializzazione e scelto di dare il nostro contributo. A prescindere dal virus e dall’inferno in cui lavoriamo tutti i giorni, il gesto di Pasquale è stato bellissimo, nella sua semplicità e voglia di contribuire nel suo piccolo è stata una cosa meravigliosa. Qualche giorno fa mi ha chiamato sapendo dove stessi lavorando, grazie alla regione e alla direzione del Policlinico non ci sono mai mancati dpi, certo erano contati ma non mancavano. Pasquale che lavora in ferramenta in Veneto mi ha detto che avrebbe cercato di procurarsi qualcosa che potesse essermi utile. Qualche Visiera, qualche gel disinfettante, qualche camice monouso, piccole cose ma un gesto di un cuore grande. Un gesto che mi ha fatto capire che “noi” siamo con voi”, e anche noi facciamo la nostra parte. Insomma Paky vive in Veneto, ma il cuore lo ha lasciato in Puglia.»

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