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Leo Club Barletta, Caputo: «Il connubio tra infanzia e cultura un riscatto per il futuro»

Donati 20 libri ai bambini del centro educativo Gioca-Scuola

E’stato un anno controverso, avviluppato in un intrico di dispiacere, un anno che ha “paralizzato” vite e opportunità, ma che non è stato in grado di atrofizzare anche la voglia di fare del bene. Il Leo Club Barletta, un gruppo di giovanissimi attivo nel sociale, ancora una volta ha spalancato le porte della solidarietà, questa volta destinando il proprio supporto al centro educativo Gioca-Scuola della città di Eraclio, un centro educativo diurno che afferisce all’Unitalsi e alla Fondazione Lamacchia e che offre sostegno e monitoraggio a bambini con disagi sia familiari che psicofisici. Sabato 27 giugno, alle 16, i volontari del Leo Club si sono recati sul posto, e hanno donato ai piccoli ospiti dei libri “speciali” (circa una ventina), ad alta leggibilità, affinchè rappresentassero un connubio fra infanzia e cultura e aiutassero i volontari di Gioca-Scuola nel loro intento di allestire una biblioteca. L’attività si è svolta alla presenza di 30 educatori e ha coinvolto 15 bambini, effondendo una risonanza molto positiva.

I pargoli si sono dimostrati reattivi e contenti del regalo ricevuto, un vero e proprio momento di festa, uno spiraglio di gioia in un tempo che di gioie ne ha potute contare ben poche. Acme del giocoso e didattico pomeriggio, il commento di una delle bambine, che dinanzi al suo libro delle principesse ha confidato di aver sempre amato leggere i libri con protagoniste le principesse, che lei associa all’idea di serenità. Per i minori con difficoltà psicofisiche e/o che vivono in contesti familiari di devianza sociale, l’interazione con gli altri bambini si prefigura come un tassello importante nel loro percorso formativo ed è una tappa essenziale e performante della loro vita. A partire dal compimento dell’undicesimo anno d’età però, malauguratamente, hanno diritto ad assistenza domiciliare ma viene meno la possibilità di un percorso comunitario, che invece sarebbe molto utile che rimanesse in auge.

«E’ stato un pomeriggio all’insegna dei bambini – ha spiegato Antonio Caputo, presidente del Leo Club, ormai giunto (e con soddisfazione) alla fine del suo anno sociale come presidente – Abbiamo donato questi libri con la certezza che infanzia e cultura possano avere nuovi orizzonti, nuovi paesaggi, e che soprattutto possano essere un riscatto per il futuro».  Il testimone dell’associazione passerà ora alla presidente incoming Anna Dicuonzo, sicuri che porterà avanti nel segno dell’altruismo e della solidarietà la sua presidenza, realizzando obiettivi che possano ritemprare quella rete di umanità di cui il Leo Club è sempre stato portavoce.

 

 

A cura di Carol Serafino   

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