Da oltre tre mesi lo storico sodalizio pongistico (che venerdi’ 3 luglio festeggera’ il suo trentanovesimo genetliaco), a seguito dell’emergenza Coronavirus che ha paralizzato tutte le attivita’ sportive nazionali , e’ fermo ai box e incontra ancora ostacoli (nello specifico di natura burocratica) che impediscono la necessaria ed improcrastinabile ripartenza.

L’emanazione del D.P.C.M. in data 17 maggio e l’autorizzazione, da parte del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, alla riapertura di tutte le palestre (sia pubbliche che private), a decorrere da lunedi’ 25 maggio, sembravano essere l’ancora di salvezza per lo sport dilettantistico italiano, ridotto allo stremo delle forze da uno stop non piu’ sostenibile. Quando la soluzione sembrava essere davvero a portata di mano, la sciocca ed insensata burocrazia si e’ trasformata ex abrupto in un ostacolo di non facile sormontabilita’. Cos’e’ accaduto? In alcune localita’ italiane (Firenze e Parma sono solo alcuni dei Comuni sensibili e lungimiranti) le Amministrazioni, applicando ad litteram il Decreto teste’ menzionato e non incontrando ostruzionismo alcuno da parte degli Organi scolastici, hanno disposto l’immediata riapertura di tutte le strutture sportive pubbliche, consentendo all’associazionismo sportivo dilettantistico di potere riprendere l’attivita’ di preparazione preagonistica e/o di formazione nell’assoluto rispetto della normativa vigente in materia di salvaguardia della salute pubblica. In tante altre citta’,invece,nonostante il decreto prima citato consenta dallo scorso 25 maggio il riavvio di tutte le attivita’ sportive indoor, le Autorita’ preposte continuano ad ostacolare la ripartenza, arrecando danni incalcolabili al dilettantismo , ovvero alla parte piu’ povera e piu’ autentica dello sport italiano.
In uno status quo dai due volti come ci si sta comportando a Barletta? Il Comune che diede i natali al grande ed indimenticabile Pietro Mennea pare seriamente intenzionato ad imboccare la “retta via”, ponendo fine al Calvario del locale associazionismo dilettantistico (del quale la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta e’ un’ icona d’innegabile pregio).

Inequivocabilmente proficuo si e’ rivelato un incontro “a sorpresa” avvenuto martedi’ 30 giugno, presso il Palazzo di Citta’, tra il Primo Cittadino, dott. Mino Cannito, la dott.ssa Caterina Navach (Dirigente Comunale del Settore Sport) e tutte le associazioni sportive locali (tra le quali anche il sodalizio pongistico ACSI ONMIC) fruitrici delle strutture sportive pubbliche.Nella circostanza sia il Sindaco che la dott.ssa Navach hanno rassicurato tutte le a.s.d. presenti al consesso, sottolineando la ferma volonta’,da parte dell’Amministrazione Comunale, di fare ripartire tempestivamente tutte le attivita’ sportive indoor, cosi’ come sancito dal D.P.C.M. del 17 maggio e dalla successiva Ordinanza Regionale emanata dal Presidente Michele Emiliano.Al fine di evitare ulteriori lungaggini burocratiche, le due Autorita’ teste’ menzionate hanno invitato tutte le associazioni intervenute all’incontro ad inoltrare, alle Scuole presso le quali hanno svolto attivita’ fino all’inizio del lockdown, istanza di utilizzo delle palestre nel periodo estivo.Il dott.Cannito ha garantito la tempestiva convocazione, presso il Palazzo di Citta’, di tutti i Dirigenti Scolastici per esortarli a riaprire tutte le palestre, consentendo una regolare ripresa dell’attivita’ sportiva.Il Primo Cittadino, egregiamente supportato dalla dott.ssa Navach, ha illustrato ai presenti le modalita’ di attuazione dei Protocolli diramati dalle Federazioni Sportive Nazionali, modalita’ che ogni a s.d. locale dovra’ trasmettere via PEC all’Ufficio Sport del Comune di Barletta.Nel corso dell’incontro la dott.ssa Navach ha tranquillizzato tutte le associazioni presenti in merito alla sanificazione dei locali adibiti ad uso sportivo, specificando che la stessa (da effettuare con prodotti a base di ipoclorito di sodio al 20% e di etanolo al 70%) dovra’ essere garantita dai sodalizi al termine di ogni seduta di allenamento e che avrà per gli stessi un costo assolutamente sostenibile.Un grande, enorme sospiro di sollievo,dunque, per l’associazionismo dilettantistico barlettano che viveva, da alcune settimane, nel terrore di dovere sostenere (e di non averne la forza economica) le elevate tariffe di sanificazione proposte dalle ditte specializzate.

Con presupposti siffatti per il sodalizio pongistico targato ACSI ONMIC , cosi’ come per tutte le a.s.d. operanti negli impianti sportivi pubblici, si intravede finalmente la luce in fondo a quel tunnel lungo oltre tre mesi. Sic rebus stantibus, si deve solo confidare nella sensibilita’ e nello spirito collaborativo dei Dirigenti Scolastici.La loro disponibilita’ porrebbe fine all’inaudita sofferenza che hanno dovuto patire tutte le associazioni sportive (tra le quali anche il club pongistico) fruitrici delle palestre scolastiche.

L’incubo, un incubo durato oltre tre mesi, sembra essere prossimo all’epilogo.
Lo sport e’ vita, e’ socializzazione, e’ sana competizione, e’ elevazione qualitativa della personalita’ umana.

Il senso di responsabilita’ prevalga rigorosamente nelle associazioni sportive (e quindi anche in un club datato come l’ACSI ONMIC Barletta), la reale disponibilita’ a favorire la pratica sportiva in ogni sua forma (agonistica, formativa, ricreativa) soprattutto in un momento infausto come quello attuale sia la mission, tutt’altro che impossible, delle Autorita’ politiche e scolastiche.