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Giornata di pulizia Legambiente ed Enpa Barletta, Corvasce: «I cittadini ci stanno accompagnando con partecipazione»

Ripulite le aree in cui nidifica il fratino sulla Litoranea di Ponente

La natura insegna. Insegna a portare rispetto e pazienza, insegna l’attesa e lo stupore per la semplicità. Legambiente ed Enpa Barletta hanno avuto riprova di questo domenica 26 luglio, durante la giornata di pulizia da loro organizzata nelle tre aree (delimitate) della Litoranea di Ponente in cui nidifica il fratino. Come ci è stato spiegato da Raffaele Corvasce, Presidente di Legambiente Barletta, e da Massimiliano Vaccariello, referente legale Enpa, il monitoraggio di queste zone è sempre stato una delle loro prerogative ed è avvenuto costantemente, trovando il proprio acme nella giornata di domenica, durante la quale sono state raccolte circa 4 buste di secco. Una quantità non esigua ma meno impattante di altre volte, a dimostrazione che il messaggio delle associazioni ambientalista/animalista stia trovando una buona eco fra i cittadini.

«La cosa più bella che ci è capitata domenica – ha riferito Corvasce – è stata la vista di 6 fratini sbucati fuori da un cespuglio, di cui 3 molto piccoli. Ci correvano quasi davanti. Noi ci siamo fermati e tenuti a distanza, per evitare che per paura potessero esporsi nella zona dove non c’è vegetazione. E’ stata una scena inestimabile, che ci ha ripagato di ogni sforzo». Un ruolo centrale in queste aree è rivestito proprio dalla vegetazione spontanea che le cosparge, che consente di trattenere la sabbia durante giornate particolarmente ventilate, impedendo una dispersione della stessa (con relativo aggravio dei costi in quanto non potrebbe più essere innestata sulla spiaggia).

«E’ non distruggendo questa vegetazione che si potranno formare le cosiddette dune costiere – ha proseguito – meravigliose alla vista e habitat di molte specie. E’ la natura che si riforma e prende avvio un ciclo di nuova vita. La città ci sta accompagnando, i cittadini stanno iniziando a capire l’importanza di queste piccole azioni e questo è ciò che più ci gratifica». Durante il pomeriggio di pulizia infatti i volontari hanno riscontrato curiosità e interesse da parte dei bagnanti che soggiornavano nella zona, tanto che alcuni di loro si sono avvicinati per chiedere informazioni e porre all’attenzione alcune segnalazioni.

«Un ottimo segno di partecipazione – ha riferito Massimiliano Vaccariello – Il cittadino si sta dimostrando più sensibile a lasciare pulita la zona e questo è sicuramente un buon inizio. Stiamo preservando queste aree per lasciarle ai “legittimi proprietari”».  Come ci è stato spiegato proprio da Vaccariello, le uova del fratino si mimetizzano molto facilmente con il nostro ambiente costiero, ragion per cui quando si cammina bisogna stare più attenti e, in loro presenza, essere cauti e mantenersi a distanza, per evitare che, intimoriti, possano spingersi in aree distanti dal nido. «Questa è una regola che vale per tutti gli animali selvatici – ha concluso il referente Enpa – bisogna prestare attenzione e osservarli a distanza, nel rispetto della loro vita».

Barletta, dunque, potrebbe passo dopo passo diventare un luogo sicuro per queste specie selvatiche, che lentamente sembrano non guardarci più con sguardo smarrito e timoroso. Basta solo volerlo.

A cura di Carol Serafino

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