Home Ambiente Piazza Principe Umberto: perché mancano il verde e gli arredi urbani

Piazza Principe Umberto: perché mancano il verde e gli arredi urbani

Assessore Passero: «Ragioni strutturali e di sicurezza, presto si provvederà ad abbellire l’area appena inaugurata»

Il 3 agosto è stata inaugurata Piazza Umberto, ricavata dall’abbattimento della recinzione del vecchio ospedale. Si tratta di un traguardo molto importante, realizzato dopo anni di discussione sulla necessità dei lavori, che restituisce ai cittadini uno spazio centrale della città. Tuttavia salta subito all’occhio la mancanza di verde e di arredi urbani come panchine o fontane, che avrebbero permesso di sfruttare maggiormente lo spazio. Le ragioni, secondo le parole dell’assessore all’Igiene urbana e servizi pubblici Ruggiero Passero, sono di natura strutturale.
«Non è stato possibile posizionare alcun tipo di arredo urbano perché la pavimentazione è situata al di sopra di spazi vuoti, per cui sarebbe pericoloso gravare con un peso eccessivo» ha spiegato ai nostri microfoni. Inoltre il sindaco Cannito ha specificato in un comunicato che, oltre al vuoto, si trovano in quest’area un impianto di sollevamento della rete fognaria, cabine di trasformazione dell’energia elettrica, diversi vani tecnici e depositi. Sarebbe quindi impossibile piantare alberi, che con le loro radici andrebbero a danneggiare gli impianti esistenti.
Per quanto riguarda le panchine, invece, si tratta di una questione non soltanto tecnica. «Le panchine rappresentano un peso eccessivo, ma sono state evitate anche per evitare assembramenti e bivacchi» ha aggiunto l’assessore. Anche il sindaco adduce questa motivazione, parlando di «attività illecite che hanno reso pericolosa la zona».
«Si tratta però solo di una situazione temporanea,- ha concluso Passero- poiché ci saranno presto degli interventi per abbellire la piazza. Per adesso ci premeva consegnare ai cittadini la piazza, della cui realizzazione si iniziò a parlare negli anni ’70. Per quanto riguarda gli arredi si provvederà in seguito».

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