Un successo che ha il colore del fuoco, la consistenza della terra e il caldo aroma della tradizione: pochi aggettivi per descrivere l’ottima riuscita dell’iniziativa “Salsa Popolare”, che altro non è che il risultato di una rete di solidarietà fra le associazioni di volontariato del nostro territorio e del progetto “Una tavola più grande”.

Ambulatorio Popolare di Barletta, Legambiente Trani, Il Colore degli Anni OdV, l’ISS Aldo Moro di Trani, SfruttaZero e Cozinha Nomade si sono dunque riunite in nome di più di un proposito: il contrasto allo spreco alimentare, la sperimentazione di nuovi approcci nell’intervento in situazioni di povertà e il tentativo di un nuovo rapporto tra la scuola e aree più avanzate del terzo settore. La raccolta (alla sua seconda sperimentazione) si inserisce in un corollario che aveva già diramato il suo intervento nell’iniziativa “Salsa contro lo sfruttamento” di “SfruttaZero”, progetto di tipo cooperativo e mutualistico che coinvolge migranti, contadini, precari e/o disoccupati, per incoraggiarli a proseguire nell’intento di avviare o continuare un’attività lavorativa volta alla produzione di prodotti locali su territorio.

«Il nostro scopo – ha spiegato l’Avv. Cosimo Matteucci, presidente dell’Ambulatorio Popolare di Barletta – è recuperare i terreni incolti ed evitare gli sprechi alimentari. Il nostro sforzo consiste nel provare a creare opportunità, in modo da debellare lo sfruttamento del lavoro nei campi, restringere la filiera e recuperare posti di lavoro per chi non ne ha. Vogliamo un’economia diversa, solidale, in cui nessuno deve restare indietro». La raccolta del famigerato “oro rosso” è dunque avvenuta ieri, domenica 13 settembre, a Bari, in un campo dedicato alla produzione di pomodori. La mattinata ha sortito un raccolto di circa 3 quintali, successivamente trasferito nei laboratori scolastici dell’Istituto Alberghiero IISS Aldo Moro di Trani. Qui, mercoledì prossimo, verrà lavorato, trasformato in salsa e imbottigliato. Una parte del prodotto sarà destinata ai laboratori di cucina scolastici, mentre l’altra verrà distribuita fra le persone indigenti seguite dall’Ambulatorio Popolare di Barletta.

Un progetto di ampie vedute, dunque, che mira ad un’economia sostenibile, solidale, inclusiva e a creare una virtuosa rete di solidarietà fra le associazioni sparse sul territorio, che possa “aggiungere un posto a tavola” (per voler citare una famosa commedia musicale italiana) in questa promettente “tavola più grande”.

 

A cura di Carol Serafino