«La Puglia è zona gialla. Questo significa che il nostro sistema sanitario ha retto l’ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila i nuovi contagi, quando in tutta la prima ondata erano stati poco più di 4mila». Lo scrive su Facebook il governatore Michele Emiliano. « Ha retto grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera, che ci ha consentito di allargare man mano che ne abbiamo avuto necessità i posti letto, moltiplicando i reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid, l’area medica e i posti letto cosiddetti post acuzie. Sicuramente è un segnale incoraggiante essere tra le regioni italiane classificate in area gialla, ma questo non vuol dire affatto che il pericolo sia superato: dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione e rispettare le regole di prevenzione, perché il virus circola e va in ogni maniera contenuto, come lo stesso Istituto superiore di sanità ci dice di fare a causa dell’ancora elevato numero di contagi».
«Resta il dolore per un numero di morti assolutamente elevato e non ci consola il fatto di essere in media con le altre regioni italiane. Siamo in zona gialla – aggiunge Emiliano – soprattutto grazie all’organizzazione sanitaria che pur avendo tante cose da migliorare e correggere, in virtù dello straordinario lavoro di uomini e donne che da 9 mesi non hanno tregua alcuna, ha consentito alla Puglia di avere sino ad oggi una evoluzione simile a quella di altre regioni italiane con un sistema sanitario in partenza più forte del nostro. Sostenere l’impatto del covid con migliaia di unità di personale in meno la cui assunzione ancora oggi non ci viene consentita e con centinaia di milioni di euro in meno che non ci vengono erogati dal sistema sanitario nazionale è davvero un’impresa. Ma la Puglia come vedete non ha mollato mai».
L’ammonizione del presidente pugliese è per il futuro: «Non siamo mai andati in zona rossa, è vero, ma i rischi sono ancora altissimi. Abbiamo fronteggiato negli ultimi 15 giorni contagi molto alti nella Bat e in provincia di Foggia, che ci avevano fatto temere moltissimo.

Adesso si sono stabilizzati, ma non escludo di applicare restrizioni a questi territori.
Se fosse stato per me e al mio istinto di protezione vi avrei chiusi tutti in casa, ma non sarebbe stata la mossa giusta. Stando chiusi in casa molti rischiano di fare la fame.
Come tanti che già fanno la fame a causa delle chiusure anticovid dei mesi passati.
Ripeto che la zona gialla è una decisione del Ministro della Salute e non della Regione Puglia». Un’ultima precisazione: «Non è vero che oggi abbiamo avuto 72 morti, ma solo che oggi sono stati inseriti nei database 72 decessi avvenuti in diversi giorni.
Nelle ultime settimane purtroppo i decessi sono stati in media 34 al giorno in allineamento ai dati medi nazionali».